«Licenziata e non so perché»

Il sindaco le ha dato il benservito: il ritiro delle deleghe all’ex assessore ai servizi sociali Eliana Cardella, notificato da due messi comunali, è arrivato come un fulmine a ciel sereno.

Una situazione che ha scosso l’ambito politico sangiulianese e che ora registra l’intervento della stessa Cardella a una settimana circa dalla decisione assunta dal primo cittadino Alessandro Lorenzano.

Dopo il ritiro delle deleghe da parte del sindaco è riuscita a fare chiarezza sui motivi che hanno creato questa frattura?

«Ancora no, non ci siamo sentiti, né d’altra parte ritengo credibili le voci che circolano da quando mi è stato notificato il provvedimento di revoca delle deleghe».

Ritiene che lo strappo possa essere stato causato dal cambio di appalto a metà anno del servizio di assistenza disabili?

«È una delle voci che non ritengo credibili, sulla vicenda non ho nulla da rimproverarmi. Per gestire l’avvicendamento con la nuova cooperativa mi ero già attivata per condurre al meglio questa delicata fase, compreso anche il confronto con genitori, cosa che non mi è stato concesso fare».

In uno sfogo sui social network ha lamentato una difficoltà all’interno della giunta a dialogare con il sindaco, cosa non ha funzionato?

«Assolutamente nego l’esistenza di dissidi di carattere personale all’interno della giunta. L’appunto è legato alla difficoltà di condividere con i colleghi le problematiche sociali da me sottoposte, che in questi periodi di crisi meritano attenzione e sforzi di condivisione collegiale».

Secondo lei per il suo gruppo politico c’è la possibilità di ricucire un accordo nella maggioranza?

«Io credo di si. Per noi è essenziale la presenza del gruppo nelle istituzioni, avendo contribuito in maniera visibile all’affermazione elettorale dell’attuale maggioranza. Su questo tema ovviamente aspettiamo risposte, perché non si possono vanificare gli accordi pre elettorali senza confronto politico, pena la perdita di credibilità di tutta la coalizione».

Il sindaco ha annunciato l’intenzione di aprire le consultazioni politiche per la prossima campagna elettorale, se ci fosse un margine per ripianare i rapporti la sua lista civica ha intenzione di partecipare ai confronti?

«Si certo, perché siamo convinti di rappresentare delle istanze positive per la città. Se prima del ritiro delle deleghe si fosse affrontato il discorso politico, nel caso avessi condiviso le prospettive, io per prima avrei fatto un passo indietro. Non per saccenteria, ma posso sicuramente affermare di non ritenere di essere una persona aggrappata alla poltrona perché, se così fosse stato, avrei accettato la candidatura a sindaco di San Giuliano Milanese offertami dalla Federazione del Partito democratico prima che fosse designato Alessandro Lorenzano».

Cosa vuol dire ai cittadini di San Giuliano?

«Ringrazio tutti i numerosi cittadini che in questi giorni mi stanno manifestando la loro stima e fiducia, e assicuro loro di non abbandonare la nostra iniziativa politica volta esclusivamente a perseguire gli interessi della città».

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