Caso Equitalia, indagini a Peschiera

Indagini a tutto campo da parte degli investigatori per individuare le persone coinvolte nella spedizione del pacco bomba, rivendicato dalla Federazione Anarchica Informale (Fai), esploso il 9 dicembre a Roma nella sede di Equitalia. Il direttore generale dell’agenzia tributaria, Marco Cuccagna, è rimasto ferito al volto, a un occhio e alla mano, perdendo la falange di un dito. I pacchi spediti e rivendicati sono tre e in particolare, gli uomini della Digos hanno disposto accertamenti sui due centri meccanizzati milanesi delle Poste italiane, quello di Roserio e quello di Peschiera Borromeo. Verifiche necessarie per capire se effettivamente i plichi siano partiti da super ufficio peschierese. A Milano, a quanto si è saputo, non vi è ancora un procedimento aperto sulla vicenda, dal momento che il ferimento dell’amministratore delegato di Equitalia è accaduto a Roma. Si teme ancora per la terza bomba della Fai che, nella rivendicazione, parlava di tre pacchi esplosivi spediti «contro banche e banchieri, zecche e sanguisughe».

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