Bus di studenti dirottato e incendiato sulla Paullese a San Donato: pena ridotta a 19 anni

Qualificato diversamente il reato di lesioni per l’autista Agi Oussenyou Sy, esclusa la colpa del ministero dell’Istruzione. Le parti civili: andremo in Cassazione

La corte d’assise d’appello di Milano ha ridotto a 19 anni di reclusione la pena per l’ex autista Agi Oussenyou Sy che il 20 marzo del 2019 aveva dirottato sulla Paullese un bus con 50 studenti e tre accompagnatori delle scuole medie Pacioli di Crema, provocandone poi l’incendio a San Donato Milanese, dove i carabinieri erano riusciti a sventare il dirottamento. In primo grado l’autista, che ha escluso di essere un terrorista ma ha sempre ripetuto di voler fare un gesto eclatante per richiamare l’attenzione sulla tragedia dei migranti morti in mare, era stato condannato a 24 anni. La riduzione di pena è frutto di un diverso calcolo effettuato dalla corte: il reato di lesioni ai danni degli studenti, alcuni dei quali erano rimasti intossicati o lievemente feriti, e comunque tutti traumatizzati dall’aver visto la morte in faccia, non è stato più contestato come reato autonomo ma come aggravante del “sequestro di persona con finalità di terrorismo”. C’è però un aspetto della sentenza che uno dei legali di parte civile, Antonino Andronico, contesta: l’esclusione del ministero dell’Istruzione dalla rosa dei respnsabili civili. “Andremo in Cassazione, credo proprio - spiega il legale cremasco -, è pacifica la giurisprudenza che vede la scuola responsabile, per il principio dell’affidamento, dei propri alunni”. Le provvisionali sono già state onorate da Agi, dato che l’autista risulta incapiente, ma rsta aperto il capitolo degli ulteriori ed eventuali danni da stabilirsi in sede civile. E l’incubo di essere stati ostaggi per quasi un’ora su un pullman cosparso di benzina lanciato a tutta velocità non si potrà mai cancellare.

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