Braccia incrociate alla Henkel: «Sono a rischio decine di posti»

Presidio ai cancelli, nessun risultato dal summit in Assolombarda

Rischia la chiusura il sito produttivo Henkel di Caleppio di Settala e contemporaneamente il futuro si fa sempre più incerto per 73 lavoratori. Tutti del territorio, tra Lodigiano, Cremasco e Sudmilano. Molti sono di Lodi Vecchio, alcuni di Codogno, altri di Paullo e Peschiera, ancora di Mediglia o di Spino. Quasi tutti italiani, che dall’oggi al domani, potrebbero trovarsi a casa, senza impiego. Ecco perché le maestranze, una cinquantina ieri, hanno incrociato le braccia bloccando la produzione per l’intera giornata, allestendo dalle 8.30 alle 11.30 presso il sito di via Don Minzoni dell’importante multinazionale tedesca, un banco dove sono stati distribuiti volanti e spiegato cosa fa Henkel.

Nel pomeriggio, a Milano, una delegazione delle rappresentanze sindacali ha partecipato ad un incontro in Assolombarda per un percorso di mediazione. Un primo confronto, interlocutorio, perché tutto è stato rimandato al 16 gennaio, quando le parti si siederanno di nuovo al tavolo.

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