Il Milan tiene aperta la lotta scudetto

I rossoneri battono la Juventus a “San Siro” rimontando da 0-2 a 4-2: la Lazio di Acerbi resta a -7 dalla vetta

Dal possibile “match point scudetto” alla disfatta il passo può essere brevissimo. Chiedere alla Juventus, in vantaggio di due reti a “San Siro” e poi travolta 4-2 da un indomito Milan: un risultato clamoroso per come si era messa la partita e che tiene aperta la lotta al titolo (la Lazio di Acerbi, sconfitta a Lecce, rimane a -7). Difficilmente Maurizio Sarri perdonerà ai suoi un capitombolo del genere, arrivato nel momento in cui la capolista era padrona della partita grazie alla perla da Rabiot e al gol di Cristiano Ronaldo firmati a inizio ripresa. Cinque minuti di black out totale costano carissimo a “Madama”, ribaltata dal rigore di Ibra e dalle reti di Kessié, Leao e Rebic. Continua così la cavalcata dei rossoneri verso l’Europa League: la squadra di Pioli conquista un’altra vittoria di prestigio e si porta momentaneamente al quinto posto superando Roma e Napoli.

Poche emozioni in un primo tempo equilibrato e giocato a ritmi piuttosto bassi. La Juventus parte con Higuain al posto dello squalificato Dybala, mentre Pioli lascia in panchina l’acciaccato Calhanoglu (poi entrato nella ripresa) e arretra Rebic sulla trequarti alle spalle di Ibra. Nei primi 45’ la partita non decolla: i bianconeri ci provano con un tiro a giro di CR7 fuori di poco e poi con una girata di Higuain frenata da Hernandez; per il Milan una chance per Ibra che prima dell’intervallo si vede anche annullare un gol per posizione di fuorigioco. Tutt’altra musica nella ripresa. La frazione si apre con i fuochi d’artificio: dopo 2’ Rabiot prende palla a centrocampo, fa fuori Hernandez con un tunnel, arriva al limite ed esplode un sinistro che finisce all’incrocio dei pali. Una manciata di minuti più tardi i bianconeri servono il bis con il solito Cristiano Ronaldo che sotto porta sfrutta un lancio lungo di Cuadrado e il goffo scontro tra Kjaer e Romagnoli. Sembra fatta per la squadra di Sarri, invece nel giro di cinque minuti il Milan ribalta incredibilmente la situazione. Ibrahimovic (16’) trasforma un rigore concesso per un fallo di mano di Bonucci rilevato dal Var; quindi (22’) Kessié riceve il tocco dello svedese, si infila nell’area bianconera e batte Szczesny per il 2-2. La Juve va in tilt e un minuto dopo subisce il sorpasso: Rebic serve Leao che entra in area defilato sulla sinistra e con un tiro deviato da Rugani firma il 3-2. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, ma al 35’ il Milan chiude i conti con Rebic che di sinistro fredda di nuovo Szczesny per il 4-2 definitivo.

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