Gianpiero Marini compie 70 anni

Il lodigiano campione del mondo con l’Italia al Mundial di Spagna nel 1982 e bandiera dell’Inter

Da Lodi alla cima del mondo. Gianpiero Marini festeggia oggi settant’anni: anche l’Inter, sul proprio sito ufficiale, ha ricordato il compleanno del “Pirata” lodigiano, a lungo bandiera nerazzurra prima come calciatore e poi come allenatore. Cresciuto nel Fanfulla, Marini è diventato un’icona calcistica con la maglia della “Beneamata”, indossata 375 volte tra il 1975 e il 1986. Con il club milanese ha vinto uno scudetto e due Coppe Italia durante l’epoca di Bersellini; come allenatore della prima squadra ha trionfato invece nella Coppa Uefa del 1994. Per diversi anni ha coordinato anche il settore giovanile interista, diventato poi, grazie anche alla gestione dell’ex centrocampista lodigiano, uno dei più importanti al mondo. L’alloro più significativo e prestigioso del suo curriculum rimane però la vittoria al “Mundial” di Spagna del 1982 con la Nazionale azzurra. Centrocampista roccioso e grintoso, Marini è sempre stato un punto di riferimento per i compagni di squadra, grazie alla sua umanità, alla sua carica e alla sua simpatia. I compagni di squadra lo chiamavano “Malik”, per la stampa era “Il Pirata” o “Pinna d’oro”. A proposito di “scumagne”: fu lui, nel 1980, ad affibbiare il soprannome “Zio” a Beppe Bergomi. «Entrai nello spogliatoio e vidi questo ragazzo timidissimo, quasi impaurito, con dei baffi enormi – raccontò lo scorso anno al “Cittadino” -. Gli chiesi l’età e quando mi rispose “17” mi venne spontaneo dire “Fischia, ma sembri mio zio”». Tanti auguri, Malik!

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