Che Giro ragazzi: Geoghegan Hart all’ultimo respiro ma anche super Ganna

Il riassunto della corsa rosa, mai così incerta fino all’epilogo di domenica a Milano

Sembra ieri e invece sono già passate più di 3 settimane dalla partenza in Sicilia. Abbiamo vissuto 21 tappe con tanta voglia di ciclismo, di normalità. Vedere la corsa rosa, anche se con mille difficoltà, risalire la nostra penisola ci ha distratto da questo momento surreale, per qualche ora entravamo anche noi nella bolla, pensavamo solo alla fuga, alla volata o a cosa sarebbe potuto succedere in salita.

La strada ha regalato emozioni fin da subito, primo su tutti il bolide Ganna che vince “senza problemi” le 3 cronometro e un’inattesa tappa tra i monti calabresi, ci siamo divertiti con Demare e Sagan che hanno lottato per la maglia ciclamino, con il “finisseur” italiano, Ulissi, abbiamo esultato per le due tappe vinte. Abbiamo vissuto anche spiacevoli cadute e i ritiri di Miguel Angel Lopez e Geraint Thomas.

La classifica generale è sempre stata aperta, nessuna squadra riusciva a controllare la gara, spesso la fuga veniva premiata mentre i big arrivavano in carrozza, accompagnando Almeida per 15 giorni in rosa. Tutto veniva rimandato all’indomani.

Certo, dal divano è facile parlare ma tutti avremmo voluto tappe più vive, Nibali, Fuglsang e Kelderman stavano sempre e solo a ruota, mai un allungo mai una prova di coraggio nemmeno nella tappa dedicata al Pirata che tanto ci fece sognare.

Lo “scossone” arriva a Piancavallo, il giovane gregario Hindley scorta Kelderma fino in cima trascinandosi anche Geoghegan Hart che sprinta e vince. Almeida si vede per la prima volta in difficoltà ma non affonda mentre Nibali arranca facendo sfumare il sogno. Tutto continua senza grandi azioni fino al “mostro” Stelvio, così lo definiva Gianni Brera, Rohan Dennis si prende sulla ruota Geoghegan Hart, ma Hindley non molla, arrivano ancora i due giovani al traguardo ma questa volta vince Hindley. Qui, sì, non abbiamo potuto fare altro che applaudire.

Dopo una nota dolente per una protesta dei corridori, che hanno richiesto e ottenuto una riduzione di tappa, si torna a salire, i protagonisti sono sempre loro, Rohan Dennis, Geoghegan Hart e Hindley, ancora una volta ci fanno battere forte il cuore, scatti su scatti ma nessuno vuole mollare, vince in volata Geoghegan Hart. La maglia rosa per l’ultima tappa va sulle spalle di Hindley per millesimi di secondo.

Geoghegan Hart e Hindley dopo più di 3300 km sono arrivati a Milano con lo stesso tempo, ci hanno regalato il finale che tutti avremmo voluto. Nella cronometro di Milano come da pronostico trionfa il britannico Geoghegan Hart.

Da veri appassionati applaudiamo tutti, non mettiamoci a criticare Nibali e compagni, ci hanno provato, le gambe non hanno risposto o forse le nuove leve hanno un motore più fresco che spinge di più. Abbiamo già voglia del prossimo Giro, alla fine mancano solo sei mesi.

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