La crisi Covid chiude l’antica pasticceria, Volpi e Fiorani pronti al salvataggio

Sarebbe la quarta acquisizione nella ristorazione ligure nel giro di poco più di un anno da parte della Hi Food - Ten- Event Beach

Una pasticceria storica del centro di Genova finisce in crisi e con i divieti delle norme anticovid chiude definitivamente, ma l’ex ad della vecchia Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani e l’industriale della logistica Gabriele Volpi si dimostrano interessati a rilevare l’attività. Non sarebbero gli unici, dato che anche un pasticcere francese, Michel Paquier, titolare di un’altra pasticceria all’ombra della Lanterna, non conferma ma nemmeno smentisce la possibilità di un interesse concreto. L’attività che da alcuni mesi ha chiuso i battenti con rammarico per i clienti più affezionati - che evidentemente però non bastavano più - è Klainguti, una pasticceria che si chiama così perchè era stata aperta addirittura nel 1828 da quattro fratelli svizzeri provenienti da Pontresina (cantone romancio dei Grigioni, sotto il Maloja), nello slargo composto da piazza Soziglia e piazza Campetto, nel cuore antico di una Genova mercantile e benestante. I fratelli svizzeri volevano prendere un bastimento per l’America ma alla fine trovarono lavoro a Genova e diedero vita a una tradizione che il covid ha alla fine ammazzato. Per sempre? Sembra di no, visto il crescente interesse per l’attività. Che tra i suoi clienti ebbe anche Giuseppe Verdi e che nelle sue sale superiori ospitava di fatto vivaci salottini culturali pomeridiani. Con il fiato sospeso ci sono otto dipendenti.

Volpi, il patron dello Spezia Calcio e della Pro Recco, nel giugno 2019 aveva già rilevato i due locali genovesi finiti nella bufera del crac Qui!Group di Gregorio Fogliani: il Moody di largo XII Ottobre e la Pasticceria Svizzera di Albaro. E proprio quest’ultimo brand sembra addirittura vocato alla “scalata” di Klainguti. Entrambi i locali sono oggi formalmente di proprietà della Hi Food, società partecipata a sua volta dalla EventBeach (ed Event si chiamava anche il negozio di cibi di alta gamma che fu aperto da Fiorani in via Secondo Cremonesi), società che fa capo all’imprenditore ligure ed è attiva nel settore della ristorazione in diverse realtà della riviera genovese. Del resto si tratta della stessa società che, attraverso il marchio Ten (posto anche sul Moody), a luglio di quest’anno ha acquisito anche il ristorante Capo Santa Chiara a Boccadasse. Volpi, che ha dato a Fiorani le redini del suo impero, è accreditato di un fatturato di sette miliardi di dollari l’anno.n 
Car. Cat.

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