Lodi, disastro Frecciarossa: è il giorno del giudizio, in 14 davanti al Gup

L’incidente risale al 2020 al confine con Ospedaletto, i due macchinisti erano morti sul colpo

Si apre giovedì 17 novembre alle 10 in tribunale a Lodi l’udienza preliminare a seguito del più grave incidente dell’alta velocità ferroviaria in Italia, il deragliamento del Frecciarossa 1000 partito da Milano e diretto a Salerno alle 5.28 del mattino del 6 febbraio 2020 al “posto movimento Livraga”, al confine con Ospedaletto Lodigiano. Erano morti sul colpo, lanciati fuori dalla carrozza di testa, i due macchinisti Mario Dicuonzo, 59 anni, originario di Capua (Caserta) e residente a Pioltello, e Giuseppe Cicciù, 51 anni, reggino e residente a Cologno Monzese, che era anche delegato sindacale della Fit Cisl. Il convoglio con 31 persone a bordo viaggiava a 298 chilometri orari quando era deragliato, spezzandosi in due tronconi, su uno scambio rimasto erroneamente puntato verso un binario morto, e la prima carrozza, proseguendo la sua corsa separatamente dal resto del treno, si era schiantata contro un edificio di servizio in cemento armato, impennandosi e ribaltandosi in avanti.

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