Lodi, Colizzi: «Voterò ancora il Pd ma il partito resti inclusivo»

La riflessione dell’ex presidente del consiglio comunale, storico socialdemocratico, dopo il caso Schlein

Uno dei più noti volti storici del centrosinistra lodigiano, Gianpaolo Colizzi, 77 anni, non si scompone dopo l’elezione a segretario del Partito Democratico di Elly Schlein, che ha causato un piccolo terremoto in via Del Nazareno : «Se domani andassimo a votare, voterei ancora e convintamente il Pd». Socialdemocratico, storico presidente del Consiglio comunale, vicinissimo a Lorenzo Guerini, Colizzi continua a sostenere il partito «anche se non mi sento vicino alla sinistra troppo radicale», e regala anche un aneddoto: «Quando, come socialdemocratico, ebbi degli incarichi al di fuori di Lodi, ebbi modo di conoscere il nonno di Elly Schlein, il senatore Agostino Viviani. In una serata, parlo degli anni Ottanta, mi raccontò di aver regalato alla nipote, per il suo quarto compleanno, una copia della Costituzione e dei quattro codici. Secondo me già quel regalo, sicuramente poco apprezzato al momento, in qualche modo tracciava l’inizio di un percorso».

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