Sant’Angelo - La bomba ecologica di Belfuggito, parla il proprietario:«Non posso bonificare in 15 giorni». Il caso si complica

Occupazioni, abusivi, roghi e discariche: il Comune punta a chiudere la partita

Una nuova ordinanza di rimozione e bonifica che non può essere rispettata. Non per non volontà di intervenire, ma per tempi troppo ristretti tra avviso e scadenza. E si dice anche beffato Carlo Chiaravallotti, proprietario di una porzione di Belfuggito e con una procura sull’altra zona restante della vecchia corte. Nei giorni scorsi a essere pubblicata all’albo pretorio comunale è stata la determina utile a raccogliere tutta la documentazione per richiedere fondi a Regione Lombardia per la bonifica dell’area. «Rivalendosi però nei miei confronti» specifica Chiaravallotti. «Alla fine posso dire che siamo stati abusati da chi delinque in passato e ora dalle istituzioni – prosegue -. Quando venne fatta la prima ordinanza anni fa non potevo intervenire visti che all’interno c’erano ancora gli abusivi. Io ho sempre denunciato, sono stato minacciato da chi occupava gli appartamenti». Unità abitative che poi lo scorso anno sono state murate dopo il definitivo sgombero.

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