Province, a 9 anni dalla Delrio, torna la voglia di elezioni dirette ed è un’aspirazione “bipartisan”. Nessuno (o quasi) le voleva... ora tutti le rivogliono - Leggi anche il nostro editoriale

Sei disegni di legge presentati in Parlamento

Nel 2014, il desiderio di tagliare i costi della politica aveva convinto l’allora governo Renzi a lavorare per una cancellazione delle province, viste come enti inutili, o quantomeno superflui. C’era sul piatto il referendum per la cancellazione definitiva (cestinato dagli italiani), ma il taglio dei fondi era arrivato prima della ridefinizione delle funzioni, arrivando così a una situazione di difficoltà di cui hanno fatto le spese anche gli amministratori lodigiani. Amministratori che non sono mai mancati, visto che l’ente, nella sua governance, ha comunque mantenuto una guida politica (pur con l’eliminazione della giunta): un presidente e un consiglio scelti però con elezioni di secondo livello, chiamando alle urne non i cittadini, ma i consiglieri comunali.

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