«È venuto da Monza per gettarsi sotto il treno». La Scientifica al lavoro per il dramma sull’alta velocità a Pieve Fissiraga

La vittima potrebbe essere un 50enne che mancava da casa da alcuni giorni, l’ultima parola alle impronte digitali

Le indagini della polizia ferroviaria e della questura di Lodi sull’incidente della settimana scorsa sulla linea ferroviaria ad alta velocità a Pieve Fissiraga, nei pressi di via Tavernelle, non lontano dal centro commerciale, portano in provincia di Monza: l’uomo i cui resti erano stati ritrovati venerdì mattina lungo la massicciata, dopo la segnalazione di un macchinista in transito, potrebbe essere un cinquantenne che mancava da casa da alcuni giorni. Italiano, abitava da solo e non risulta ne fosse stata formalmente denunciata la scomparsa. L’investimento potrebbe essere avvenuto nella tarda serata di giovedì o nelle prime ore del mattino dello stesso venerdì, con il buio, e non era stato segnalato. Verosimilmente i conduttori del treno investitore, lanciato a quasi 300 chilometri orari, potrebbero non essersi accorti dell’impatto.

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