“Vita dura” per il commercio: «Ma venderemo cara la pelle»

Con il lockdownIn calo ingressi e vendite, si spera in un aiuto del Governo

Sotto il cielo grigio di novembre, le luci dei negozi “scampati” alla chiusura regala un sottile filo di speranza. Per i negozianti, il momento è difficile, per alcuni di loro il futuro è a tinte fosche e senza un aiuto concreto da parte del governo la sopravvivenza non è assicurata. Il cuore di Lodi in questi giorni è un rimbalzare di lavagnette con i menù, le informazioni per la consegna a domicilio e anche qualche consiglio: rispettate la distanza, non consumate fuori dal bar.

«Stiamo ricevendo tante telefonate e e-mail, le persone vogliono accertarsi della nostra apertura - fanno sapere dalla Libreria Sommaruga, in corso Vittorio Emanuele -, in ogni caso facciamo anche consegne a domicilio». C’è chi ha iniziato a “portarsi avanti” con i regali di Natale, non sapendo che cosa accadrà nelle prossime settimane; per alcuni commercianti lo “stop” alle porte di dicembre è come una mannaia. Fuori dal negozio camminano velocemente due signori over 70, cappello in testa e mascherina: «Non devi andare in giro - uno raccomanda all’altro -, proprio noi vecchietti siamo a rischio». L’enoteca De Toma segnala con una lavagnetta che l’attività prosegue, tuttavia i titolari invitano “a preferire il nostro servizio di consegna a domicilio”. Anche L’Erbolario, in corso Roma, ha affisso fuori tutte le indicazioni per fare shopping in sicurezza. La Cartoleria, sempre in corso Vittorio Emanuele, ha aperto ai primi di settembre: «C’è stato un calo notevole, sia di ingressi che di vendite». Da Co – Ar Toys, in via Cavour, spiegano che nei primi due giorni subito dopo l’ultimo decreto «c’era il deserto». Chi entrava in negozio lo faceva per sapere come mai fosse aperto. «Diverse persone non sono convinte che resteremo aperti fino a Natale» e che altri blocchi saranno imposti, così, in vista del Natale qualche cliente anticipa gli acquisti. Da Nau, in corso Roma, specializzato nella vendita di occhiali, si sottolinea che è dura, ma che... si venderà cara la pelle. Qui come negli altri negozi c’è preoccupazione, le imposte da pagare non sono state annullate o alleggerite, ma solo posticipate. n

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