Via Gaffurio, la Cenerentola del centro

Gli esercenti: «Nascosti da tre cantieri in pochi metri»

Cenerentola senza nemmeno la scarpetta di cristallo. Via Gaffurio si sente così, messa in ombra dai tre cantieri che ormai dominano la piccola strada nel cuore di Lodi, dove un tempo sorgeva il cinema Marzani. I commercianti sono ormai esasperati, alcuni hanno preferito abbassare la saracinesca per cercare una vetrina migliore, altri cercano di resistere nella speranza che gli interventi edilizi finiscano presto.

Più facile a dirsi che a farsi, perché uno dei cantieri è all’opera dal 2006, la gru non c’è più ma al suo posto è stato piazzato un maxi “silos” bianco che occupa metà della via: «Possibile che nessuno possa fare niente? - si chiedono gli esercenti -. Ci hanno detto che i lavori termineranno in primavera ma noi non ci crediamo». Le informazioni riportate sul cartello indicano che la fine della manutenzione straordinaria e del restauro conservativo avrebbe dovuto essere giugno 2011.

Via Gaffurio è quasi nascosta dalla gigantesca impalcatura allestita all’ingresso della strada, all’angolo con corso Roma. Qui dovrebbero arrivare appartamenti e attività commerciali: «Ci fa piacere - commentano alcuni negozianti - ma non bisogna dimenticare chi c’è già». I titolari delle attività di via Gaffurio si sono rivolti all’assessore Simone Uggetti per cercare di migliorare almeno in parte la situazione: «Abbiamo parlato con l’assessore, che si è dimostrato molto gentile, grazie a lui abbiamo ottenuto la possibilità di mettere un cartello all’inizio della strada per segnalare gli esercizi presenti. Siamo contenti del fatto che il comune si stia preoccupando di abbellire il centro storico ma non si può nemmeno pensare di rendere più brutta via Gaffurio per fare delle case. Ci chiediamo se l’ufficio tecnico non possa interessarsi alla questione, se non siamo noi i primi a sollevare i problemi nessuno si accorge?».

Tra le attività che hanno scelto via Gaffurio come destinazione, ci sono Clacson, un centro estetico, qualche ufficio, lo storico bar Nino, Mondolibri, il ristorante Gaffurio, il Moma Cafè, lo studio fotografico R&P. Nel corso degli ultimi anni c’è chi ha provato a lavorare in questo angolo del centro storico - vendendo oro, ceramiche o abbigliamento - e poi se ne è andato. Le difficoltà, però, hanno fatto sì che i negozianti diventassero una squadra agguerrita e solidale: tutti pronti a collaborare per far valere le loro ragioni.

I commercianti per quest’anno hanno preferito dire “no” alle luminarie: «Avrebbero illuminato i cantieri e non ci sembrava giusto - puntualizzano i diretti interessati -. Vorremmo ricordare che esistiamo anche noi, via Gaffurio non va dimenticata». E per completare il lungo elenco delle cose che non vanno, c’è chi punta il dito contro la sosta selvaggia: «Una proposta potrebbe essere quella di mettere le telecamere come nelle altre vie, regolarmente c’è gente che parcheggia l’auto senza permesso. Qualche volta anche chi ha il permesso se ne approfitta».

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