Va in caserma per testimoniare a Lodi ma gli trovano la droga in tasca

Un 40enne della Bassa doveva essere accompagnato in tribunale, invece è arrivata la perquisizione da parte dei carabinieri

Si presenta in caserma dai carabinieri perché deve essere scortato fino in tribunale a Lodi per testimoniare a un processo contro alcuni spacciatori, ma appare alterato e i carabinieri gli trovano in tasca dosi di hascisc e una bustina di polvere bianca. E così l’uomo, invece di venire accompagnato a Palazzo di giustizia, viene riportato a casa dove, in sua presenza, viene subito compiuta una perquisizione domiciliare alla ricerca di altra droga. L’uomo sarà quindi nuovamente citato come testimone a una prossima udienza, mentre la sua posizione, riguardo alle dosi trovate in suo possesso, è al vaglio degli inquirenti.

La vicenda è relativa a un processo a carico di alcuni spacciatori che secondo l’accusa circa tre anni fa incontravano i loro clienti nelle campagne attorno a Somaglia. Come spesso avviene in questi casi, nei vari mesi di attività investigativa erano stati fermati “a campione” alcuni consumatori di droga, quando si allontanavano dai campi dello spaccio con sostanze in tasca, a riscontro che i sospettati sotto indagine fossero davvero spacciatori. E anche il protagonista di questa nuova disavventura giudiziaria era incappato in un controllo “casuale” dopo che si era comperato alcune dosi ed era stato anche segnalato alla prefettura.

Ora, come per diversi altri acquirenti di quel “giro”, è arrivata l’ora di testimoniare in tribunale, con l’obbligo di dire la verità. Già citato a una precedente udienza, nei mesi scorsi, l’uomo, un quarantenne residente nel Basso Lodigiano, non si era presentato. Ma i magistrati hanno insistito affinchè venisse interrogato, e così è stato disposto il cosiddetto “accompagnamento coattivo”. Avvisato, il testimone si è presentato direttamente in caserma, probabilmente convinto che i militari non avrebbero avuto alcun sospetto su di lui, ma un carabiniere ha notato che presentava segni evidenti di una recente assunzione di droga. Sono bastate poche battute perché la sfrontatezza l’uomo cominciasse ad agitarsi e così gli è stato chiesto di svuotare le tasche. Messo alle strette, il 40enne ha tirato fuori uno spinello e una bustina. A quel punto è venuto il dubbio che potesse avere una scorta di sostanze a casa, ed è scattata una perquisizione d’iniziativa, per accertare che l’uomo non fosse diventato a sua volta un piccolo spacciatore.

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