Una donna denuncia la violenza in una farmacia di Lodi

Per la prima volta viene utilizzato un servizio messo a disposizione da Comune, Asst e Azienda speciale

Forse ha usato la scusa di dover acquistare un farmaco. Forse era il luogo più vicino a casa dove la sua segnalazione poteva essere accolta e trovare aiuto. Donna vittima di violenza chiede aiuto in farmacia, in una dei punti vendita dell’azienda speciale Farmacie Comunali, lì dove è stato attivato il progetto nato dalla collaborazione tra Comune di Lodi, Asst e Farmacie Comunali e i soggetti della rete anti-violenza della città e attivato lo scorso giugno. Nessun dettaglio sulle circostanze della violenza, su quanto subito e nemmeno sulla farmacia che ha accolto la segnalazione – per tutela dei confronti della donna che potrebbe riconoscersi e perdere fiducia sul sistema di tutela- , il caso testimonia però che lo strumento comincia a essere usato. «È un primo passo e un bel risultato, dobbiamo lavorare per sensibilizzare ancora e per preparare i farmacisti a intercettare i bisogni e i messaggi che arrivano dalle donne, che spesso hanno vergogna o paura e nei prossimi mesi si farà - sottolinea l’assessore alle pari opportunità Giusy Molinari - : nonostante il lockdown, purtroppo, il numero di accessi ai servizi è sempre molto elevato. Da gennaio a novembre ci sono state 190 donne che hanno avuto un primo contatto, di cui 180 hanno avuto un primo colloquio». Per 66 è stato un colloquio psicologico, per 53 un sostegno legale. Sono state otto le donne, con altrettanti minori, accolte nelle case rifiugio; per 26 donne è stato attivato l’allontanamento da casa, con accoglienza presso un familiare. Alto anche il numero di denunce di violenza, 65, sempre da gennaio a novembre. Intanto al sistema arrivano nuove risorse da Regione Lombardia: 91.733 euro in più sul biennio 2020/2021, destinate – tramite al Comune di Lodi – al centro anti-violenza e alle case di rifugio. «In particolare abbiamo definito di destinare circa 48 mila euro ai centri anti-violenza e 43 mila euro alle case rifugio. È un dato importante che consente attivare più servizi per le donne, ergo più donne nelle case rifugio e più prese in carico dal centro anti-violenza, tramite colloqui psicologici e assistenza legale. A questi si aggiungono 4 mila euro dal Comune di Lodi e 10 mila euro in risorse e valorizzazione dell’associazione L’Orsa Minore, per un totale di 106 mila euro».

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