Treni, i lavori “fracassoni” che agitano i sonni di molti

Lodi, non c’è pace per i residenti di San Fereolo

Le lamentele che arrivano dal Chiosino non accennano a fermarsi, né ad evitare di unirsi ad avvisi d’aiuto e proteste per ora solo promesse dai residenti che, infastiditi, non riescono a riposare le orecchie in queste ultime e calde serate primaverili. Via San Fereolo, strada dell’omonimo quartiere che collega il Chiosino alla chiesa, appunto, del martire, è da ormai qualche giorno sede di trambusti, via vai di camion e furgoni nonché di disagi di viabilità. Sono proprio i residenti del quartiere ad aver reso presente la questione e cominciato a crucciarsi per l’eccessivo rumore del cantiere che, distante solo qualche decina di metri dalle prime abitazioni, non accenna allo stop nemmeno dopo le 23 di sera. Risulta difficile anche il rapporto con le torride ore pomeridiane che lasciano poco margine di scelta ai cittadini: tenere le finestre chiuse per evitare di venire importunati dal chiasso comporta il rischio di essere “soffocati” dal caldo, ma sembra essere addirittura una scelta più allettante del lasciare aperte le finestre per poter arieggiare l’ambiente ma venire disturbati dal costante e perforante frastuono industriale. A tutto ciò si aggiunge il disagio che i camion e le merci causano alla viabilità e al traffico di tutto il quartiere: i camion, a decine al giorno, stazionano anche per ore per poter scaricare e ricaricare i materiali.

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