SICUREZZA Gioielliere aggredito e rapinato in pieno centro a Lodi, il bandito in fuga ha minacciato i passanti che lo stavano inseguendo

Il negoziante di corso Umberto visitato in ospedale per le conseguenze dello spray utilizzato dal malvivente

«Mio marito in questo momento è al pronto soccorso. Un oculista lo sta visitando, ma il vero trauma è stato psicologico, poiché a 78 anni rimettersi in piedi dopo un episodio violento di questa tipologia non sarà semplice».

Queste le parole della moglie e collega di Giuseppe Marazzoli, Giuseppina, subito dopo la rapina perpetrata ai danni del marito, gioielliere dello storico negozio di corso Umberto.

Al momento del fatto Giuseppe Marazzoli si trovava da solo nella gioielleria. La moglie Giuseppina non ha quindi potuto assistere in prima persona all’evento, ma è stata immediatamente informata dell’accaduto e si è subito recata sul posto.

Il marito era però già stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, e quindi il ricongiungimento è potuto avvenire solo telefonicamente. Al sopraggiungere della donna e di due militari dell’Arma dei carabinieri, all’interno del negozio messo a soqquadro, ancora si respirava l’odore acre dello spray urticante, utilizzato dal rapinatore per aggredire Marazzoli.

Sconvolti dall’accaduto anche i titolari dei negozi vicini a quello del gioielliere e orologiaio, due bar alla sinistra e alla destra dell’esercizio preso di mira dal malvivente con la mascherina.

«Abbiamo sentito un gran trambusto e ci siamo affacciati in strada - rivelano i titolari del bar alla destra della gioielleria Marazzoli, proprio di fronte al Carrefour - . Abbiamo assistito alla colluttazione che il ladro ha avuto con il 60enne che ha cercato di fermarlo. Poi la fuga rapida verso via Callisto Piazza».

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Stando a quanto dichiarato da alcuni passanti, il rapinatore proprio ieri mattina sarebbe stato sul posto, per fare un sopralluogo e verificare le possibilità affinché il colpo andasse in porto.

A vedere il malvivente parzialmente in viso, sebbene coperto da una mascherina, anche due giovani animatrici dell’oratorio Frassati, che hanno assistito personalmente alla fuga del bandito e al secondo parapiglia avuto con un loro giovane amico, che nel tentativo di fermare l’uomo è stato pure minacciato.

«Sono stato avvisato delle condizioni di mio padre - spiega il figlio del commerciante rapinato, l’avvocato Eligio Marazzoli -. Ora è a casa con il viso gonfio, è stato dimesso, e gli è stata prescritta l’assunzione di un collirio per tamponare le conseguenze dello spray urticante, che attacca gola, vie respiratorie ed occhi. Sull’entità della refurtiva non so ancora nulla, men che meno sulla dinamica dei fatti».

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