Scuola, la Provincia di Lodi batte cassa

Servono oltre 37 milioni di euro per messa in sicurezza e riqualificazione energetica. Caccia ai fondi ministeriali

La Provincia di Lodi a caccia di fondi ministeriali per adeguare tutto il patrimonio edilizio delle scuole superiori del Lodigiano. Palazzo San Cristoforo la settimana scorsa ha trasmesso al ministero dell’Istruzione il fabbisogno delle risorse per la sistemazione degli immobili scolastici, oltre 37 milioni di euro. In tutta Italia il ministero ha messo a disposizione 1 miliardo 125 milioni di euro per la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica delle secondarie di secondo grado. Tra le richieste spiccano i 13 milioni per il nuovo Einaudi di Lodi, con il progetto che prevede una nuova e innovativa struttura da costruire nel perimetro dell’attuale immobile in via Spezzaferri. Altri 4 milioni sono richiesti per il Merli di Lodi, di cui si prevede l’ampliamento e la realizzazione della nuova palestra, e ancora 2 milioni 100mila euro per il Novello di Codogno per un ulteriore adeguamento strutturale, 2 milioni per il Volta di Lodi e 2 milioni al Gandini per interventi strutturali, 1 milione 248mila euro per il Pandini di Sant’Angelo per la struttura e l’impiantistica, 1 milione di intervento strutturale del Piazza di Lodi, e ancora 700mila per il Merli per l’antincendio, 800mila euro per il Calamandrei di Codogno per l’adeguamento antisismico e l’antincendio, 400mila euro per il Piazza per la prevenzione incendi. Di fatto la Provincia cerca i soldi per completare in anticipo rispetto alle previsioni del 2025 tutti gli interventi sull’edilizia scolastica, già iniziati con i 2 milioni 544mila euro già investiti al Tosi, all’Ambrosoli e al Novello di Codogno, al Cesaris di Casale e al Volta e al Maffeo Vegio di Lodi, progetti che godono di altri finanziamenti e che sono in corso o già svolti. «Si tratta di somme ingenti ma necessarie per riuscire a dare un volto adeguato, e in alcuni casi innovativo, alle scuole del nostro territorio, su cui da troppi anni non si facevano interventi – commenta il presidente della Provincia Francesco Passerini -. Lo stanziamento ministeriale ha previsto tempi ristretti di richiesta, ma grazie al lavoro degli uffici provinciali siamo arrivati in tempo per concorrere. Vedremo quanto arriverà a Lodi, è un’occasione importante per sistemare le scuole lodigiane per i prossimi decenni».

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