SANT’ANGELO Nessun pediatra in tutta la città, richiamato un medico in pensione

Il dottor Castelli dovrà coprire l’assistenza di 3mila bambini nell’ambulatorio della Casa di comunità

Nessun pediatra di base tra Sant’Angelo, Vidardo, Borgo e Pieve, dopo l’assenza temporanea dell’unica pediatra presente chiamato a coprire l’assistenza a circa 3mila bambini c’è lo storico pediatra in pensione Giampiero Castelli.

Ora, a Sant’Angelo, città di circa 13mila abitanti, le famiglie insorgono preoccupate. «La situazione è grave, sono costretti a chiamare un dottore in pensione». Sul caso interviene anche Omar Damiani di Voltiamo pagina: «La situazione era prevedibile, non ci si può sempre muovere in ritardo - commenta -, il sindaco dovrebbe intervenire per rendere la piazza di Sant’Angelo più appetibile per i pediatri». Tra l’altro, nel Lodigiano, la guardia medica pediatrica, prima attiva il sabato e la domenica, ora è presente solo il sabato mattina. E le famiglie sono in difficoltà.

Il dottor Castelli riceverà i malati nell’ambulatorio, all’interno della Casa di comunità, nell’ospedale di Sant’Angelo. Le visite saranno su appuntamento (chiamando dal l lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 10, al 3662517880). La comunicazione ufficiale è arrivata al sindaco e alla direzione dell’Asst dal responsabile del distretto Ats di Lodi Giuseppe Monticelli. Fino al 2020, circa, i pediatri, a Sant’Angelo, erano 3, il dottor Castelli, appunto, che curava 1.200 bambini, la dottoressa Laura Beduschi, poi sostituita dalla dottoressa Micol Raimondi, con mille pazienti, ora temporaneamente a casa e la dottoressa Patrizia Tonani, andata in pensione, che garantiva assistenza a 800 pazienti.

Nella graduatoria del recente bando ci sono 7 dottori, ma questi hanno 30 giorni di tempo, cioè tutto il mese di maggio, per decidere se accettare il posto.

Nel frattempo l’Ats ha fatto ricorso al dottor Castelli. Il problema della carenza non riguarda solo i pediatri, ma anche i medici di base. Nel bando di marzo, con 22 posti scoperti, si sono presentati solo in 3 nel Lodigiano (in tutta l’Ats in 47 per 200 posti). Ora i dottori hanno 90 giorni di tempo per decidere se accettare. Tra giugno e luglio l’Ats emetterà un nuovo bando, con la speranza che i risultati siano migliori. «Per quanto mi riguarda - dice il dottor Castelli - ho accettato di mettermi a disposizione per questa assenza temporanea della collega». «Da tempo - conclude Damiani - solleviamo il problema, la città è esasperata. Il 20 febbraio, in una mattina, abbiamo raccolto 200 firme anche di chi non era politicamente vicino a noi».

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