SALUTE Liste d’attesa infinite a Lodi, l’Asst promette aumenti fino a 90 euro in più all’ora per riuscire finalmente a smaltirle

Soldi destinati infermieri, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, Oss e personale amministrativo, ma i sindacati non hanno ancora firmato

L’Asst ha annunciato dai 50 ai 90 euro in più all’ora per il personale dedicato a ridurre i tempi d’attesa.

La comunicazione è stata data ai sindacati, nella riunione fiume di ieri pomeriggio durata circa 4 ore. «Sono stati stanziati i soldi per i tempi d’attesa - spiega la referente della Uil Rosy Messina -. L’Asst è orientata ad aumentare l’attività chirurgica e ambulatoriale, con soldi in più per infermieri, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, Oss e personale amministrativo. Non abbiamo ancora firmato perché va sistemata la parte relativa alla 104. Una regola pre Covid dice che non può partecipare al progetto chi è in 104 o ha delle limitazioni. Si parla di 50 euro all’ora, ma se ne aggiungono altri 20 che derivano dal residuo del fondo del 5 per cento del direttore generale e altri 20 se c’è il superamento del 90 per cento delle liste d’attesa . Il personale amministrativo dei diversi settori (tra il quale Cup, risorse umane, controllo di gestione, personale amministrativo di laboratorio), invece, è fuori da questa logica. In questo caso ci sono in campo circa 500 euro, ma la questione va approfondita. Abbiamo già calendarizzato altri 6 incontri».

Sul tavolo sindacale ci sarà anche il contratto aziendale interno, visto che è stato approvato il nuovo contratto nazionale di lavoro. «Nell’incontro - spiega Messina - abbiamo parlato inoltre dei criteri di distribuzione dei premi correlati alla performance organizzativa e individuale del 2020 e del 2022. Anche in questo caso non abbiamo firmato. I fondi individuali, infatti, sono legati anche ai risultati di reparto. I colleghi che lavorano sulle unità operative doppie, tipo Cardiologia e pneumologia sono penalizzati: se uno dei due reparti, per esempio, non raggiunge l’obiettivo, i lavoratori rischiano di perdere i vantaggi. Vogliamo evitare questo inconveniente».

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