Polizia di Stato, un baluardo contro la criminalità

Celebrati a Lodi i 170 anni dalla fondazione con l’analisi dell’attività nell’intervento dal questore Nicolino Pepe

La polizia di Stato festeggia i suoi 170 anni e lo fa tornando a celebrare la ricorrenza in presenza, dopo due anni di stop a causa della pandemia. E non è mancata da parte del questore di Lodi Nicolino Pepe un’analisi attenta su quanto sta accendo non solo nel capoluogo provinciale, ma su tutto il territorio Lodigiano, a partire dall’esplosione della violenza giovanile.

Dopo la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento ai poliziotti caduti nel cortile della questura, nella sala dei Comuni in Provincia, nel cui cortile sono stati anche esposti auto, moto e due stand di Scientifica e Stradale, dopo la visione dei video realizzati a livello nazionale e locale proprio per il 170esimo anniversario della polizia di Stato e la lettura dei messaggi d’auguri del presidente della Repubblica, del ministro dell’Interno e del capo della Polizia, il questore ha preso la parola, partendo da quel concetto di «esserci sempre»che «trova ragione solo se declinato tra i cittadini, nelle piazze delle nostre città».

Riflessioni del questore anche sulla pandemia da Covid, in particolare sulle difficoltà dei cittadini e anche sul cambiamento del modo di lavorare della polizia stessa, ma anche sul grande impegno posto nella tutela della sicurezza della popolazione, dalla Digos, impegnata in 552 servizi, alla polizia amministrativa e sociale, con 420 esercizi pubblici controllati per la corretta osservanza delle restrizioni governative.

Una ritrovata libertà con l’attenuarsi della morsa pandemica che non ha portato però a un aumento in toto dei reati. I dati confrontati rispetto al 2019 infatti raccontano un -17.57% nel primo trimestre del 2022, con anche i furti scesi del 35%. Aumentano invece le rapine, da 10 a 25, che, come confermato dal questore, sono riconducibili all’attività di bande di giovani e giovanissimi nei confronti di coetanei. Attività della questura che si è concentrata poi come sempre su tutte le frange della legalità, dallo spaccio di stupefacenti, con importanti operazioni concluse anche in aperta campagna dove ad essere vendute sono soprattutto cocaina ed eroina, ai furti in abitazione passando per la violenza di genere. Un intervento chiuso dal questore con il ringraziamento alle sezioni della stradale e della ferroviaria per l’attività su importanti direttrici come quella autostradale e ferrata, a cui si è aggiunto il ricordo di Antonio Seduta, Stefano Villa e Giuseppe Beolchi, deceduti sul lavoro. A chiudere la mattinata a cui hanno partecipato i vertici militari, le autorità religiose, i sindaci del territorio e una delegazione delle Einaudi, la consegna di encomi, lodi e riconoscimenti a poliziotti resisi protagonisti di brillanti operazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA