POLITICA Elezioni regionali in Lombardia, scatta il conto alla rovescia per le urne

I numeri del Lodigiano: 22 aspiranti per l’aula di palazzo Lombardia, oltre 175mila gli elettori

Quattro candidati presidente di regione, 22 candidati al consiglio regionale, oltre 175mila elettori. È tutto pronto, parte il conto alla rovescia per il voto regionale. Si vota dalle 7 alle 23 di domenica prossima 12 febbraio e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 febbraio. Possono votare tutti i maggiorenni, in provincia di Lodi gli aventi diritto al voto secondo gli ultimi dati ufficiali del ministero dell’Interno (aggiornati al 30 giugno 2022) sono 175mila 850, di cui 86mila 417 uomini e 89mila 433 donne.

Ci si deve recare alle urne con un documento di identità valido e la tessera elettorale (da richiedere nel proprio Comune di residenza se smarrita o completa). Sulla scheda elettorale della Provincia di Lodi saranno presenti i 4 candidati presidente: Attilio Fontana per il centrodestra, Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra e Movimento 5 Stelle, Mara Ghidorzi per Unione Popolare e Letizia Moratti per il Terzo polo. Sotto il nome del presidente ci sono le liste collegate e i candidati al rinnovo del consiglio regionale. Mara Ghidorzi si presenta nel Lodigiano senza liste a sostegno e candidati consiglieri. Si vota per il presidente mettendo un segno sul candidato presidente, e in questo caso il voto non va a nessuna lista. Si può votare però per una lista e in questo caso il voto vale automaticamente anche per il candidato presidente collegato. È consentito il voto disgiunto, ovvero è possibile votare per un candidato presidente e per una lista non collegata. All’interno della lista è possibile segnare la preferenza per un candidato consigliere scrivendo il cognome o il nome e cognome. Si possono scrivere due preferenze, obbligatoriamente uomo e donna, ma per il Lodigiano il problema non si pone perché ogni lista presenta un massimo di due candidati, uomo e donna. Viene eletto presidente il candidato che ottiene più voti.

Il rinnovo del consiglio regionale prevede l’attribuzione di 79 seggi complessivi, ripartiti su base demografica e attribuiti con metodo proporzionale, dal massimo di Milano con 25 seggi al minimo di Sondrio con 1 solo seggio. A Lodi ne scattano due. Il quoziente tra popolazione e seggi è fissato a 122mila 837. A Lodi e provincia scatta 1 seggio per quoziente intero: il seggio va al partito che raccoglie il maggior numero di voti, e viene eletto consigliere il candidato di quel partito che ottiene il maggior numero di preferenze. Scatta poi 1 seggio con i resti (per Lodi 100mila 918), e in questo caso il conteggio è molto più complesso perché la ripartizione avviene tenendo conto del risultato delle liste in tutti i territori. Non è quindi automatico che il secondo posto vada al partito secondo classificato in termini di voti espressi.

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