Pesce siluro gigante da due e metri e 40 sotto il ponte dell’Adda a Lodi

Un altro esemplare da record del predatore dopo le catture nel Basso Lambro vicino alla confluenza nel Po

Emergono altri due pesci siluro di oltre due metri dai fiumi del Lodigiano: dopo l’esemplare da due metri e mezzo pescato nei giorni scorsi dal Nicholas Oliveri di Castiraga Vidardo nel Lambro tra Orio Litta e Lambrinia, alla foce nel Po, un altro appassionato pescatore, Pier Vottero, 27 anni, di Melegnano, racconta e documenta con foto la sua pesca eccezionale di un esemplare da 240 centimetri, sabato scorso, nell’Adda a Lodi e di un altro, martedì della settimana scorsa, da 230 centimetri, anche nel suo caso alla confluenza tra il Lambro e il grande fiume. Riguardo a questo esemplare, è molto probabile che non sia lo stesso trovato da Oliveri, perché il suo, oltre a essere stato misurato come un po’ più grande, appariva scuro, mentre quello catturato da Bottero è più chiaro.

«Quello che ho preso nell’Adda, appena a valle del ponte storico, era anche lui scuro - racconta Vottero -. Ho usato un’esca artificiale Berkley, con una lenza da fondo con 40 centimetri di piombo e la tecnica dello spinning, spingendomi dentro il fiume con una speciale muta. Di solito il pesce siluro si alimenta al cambio di luce, al tramonto, ma ho notato che c’era un esemplare in “frenesia alimentare” di giorno e allora ho mandato la lenza nella sua direzione, e l’ho preso al secondo lancio. Prima di portarlo a riva esausto però ho lottato per mezz’ora, arrivando poco lontano dalla cascata». Stessa tecnica, ma maggiore attesa, per l’esemplare di Lambrinia. «Sono in contatto con l’Università di Pavia e ci dicono che nei nostri fiumi si possono trovare siluri di 75 e più anni - prosegue l’appassionato di pesca, che nella vita fa il cuoco -. Io condivido la teoria scientifica che li vede ormai collocati nell’ecosistema in una nicchia che prima era di altre specie, autoctone. Non ho pesato i miei esemplari, ma ritengo che fossero almeno da un quintale ciascuno. Questo è un tipo di pesca che si fa per l’emozione della sfida con una creatura così grande. E io spero che la pesca possa diventare un giorno il mio lavoro: ho già due sponsor, Maver e Reactor Bait, mentre a livello volontario faccio parte di un gruppo che segnala alle autorità l’eventuale presenza di bracconieri». Risulta che il record italiano sia di un siluro di 278 centimetri e 144 chili pescato nel delta del Po. Ma di questo passo i lodigiani potrebbero presto batterlo.

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