OSSAGO La guida di Maria, Madre e luce di Dio, nel cammino verso Lisbona

Al santuario della Mater Amabilis la preghiera e l’incontro con il vescovo per i partecipanti alla Gmg

Ieri sera a Ossago, tra le mura del santuario dedicato alla Mater Amabilis, il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti ha incontrato i giovani che nel mese di agosto compiranno un viaggio attraverso la fede e la luce della speranza. “Maria, luce di Dio” guiderà, passo dopo passo, i giovani della diocesi che si metteranno in cammino per partecipare insieme al vescovo Maurizio alla Giornata mondiale della gioventù: «Andremo a Lisbona per diffondere la luce - ha esordito monsignor Malvestiti -: quella luce che faticosamente possiamo guadagnare se ci liberiamo dalle chiusure, credendo alla pace, armandoci di quella fraternità che non ci fa temere nulla». “Non temere mai, non avere paura mai”, parole invocate nella Bibbia 365 volte: un invito quotidiano a sfidare le tenebre e il senso dell’abbandono, per tornare a risplendere nella luce del Signore.

«L’assurdo sta nel morire dentro per questo buio che a volte abbiamo, pur avendo tutto. Un buio che non se ne va, accumulando insoddisfazione, pur avendo sperimentato attimi di autentica gioia», ha proseguito il vescovo Maurizio nella riflessione che ha condiviso con i ragazzi. Richiamando le parole del Vangelo di Marco, monsignor Malvestiti ha parlato dell’oscurità che seguì la Crocifissione: il buio che entra nelle pieghe della vita e, poi, dell’esplosione della luce pasquale: «Buio e luce si contendono - ha detto il vescovo Maurizio -, ma dipendono da come guardiamo la storia e la Creazione. Un solo sguardo, una sola decisione possono cambiare tutto, tra buio e luce». Illuminato solo della luce delle candele, il santuario ha raccolto le parole e i pensieri dei ragazzi: ognuno nel cuore ha potuto riflettere sulla propria esistenza sulle aspirazioni e sulle delusioni mai dimenticando che con la Pasqua padrona della luce è diventata la nostra stessa vita.

Attraverso un qr code, i giovani hanno avuto accesso a una lavagna digitale che ha permesso a ciascuno di mettere per iscritto, nero su bianco, una riflessione personale, anonima e autentica, in vista di un cammino che condurrà il gruppo alla volta di Fatima: le parole Eucarestia, pellegrinaggio, misericordia, grazia, rosario e adorazione, hanno iniziato un percorso nel loro animo verso un’esperienza spirituale intrapresa grazie a don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile e alla equipe giovanile. Il coro diocesano “Il Dono” ha animato l’intensa serata di preghiera, che si è conclusa con la suggestiva fiaccolata nel parco adiacente il santuario, guidata dal parroco don Alessandro Lanzani.

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