Nel 2020 i lavoratori stranieri del Lodigiano hanno mandato a casa venti milioni di euro

Nonostante la pandemia una crescita delle rimesse del 20% rispetto al 2019

Nel corso del 2020 gli immigrati residenti in provincia di Lodi hanno rispedito a casa oltre 20 milioni di euro. A tanto ammontano le rimesse degli stranieri lodigiani l’anno scorso. I trasferimenti nei Paesi d’origine sono cresciuti nell’anno della pandemia di +13,6 per cento rispetto al 2019, più della media nazionale del 12,9 per cento. La fotografia è della Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre, su dati di Banca d’Italia.

Lo studio registra a livello nazionale un consistente aumento che riprende l’incremento del 2018 (+13,1 per cento), in parte frenato nel corso del 2019 (+3 per cento). Dal 2013, anno in cui le rimesse erano crollate a causa della grave crisi economica, si era avuta una sostanziale stabilizzazione prima degli exploit degli ultimi anni. Il valore assoluto delle rimesse nel 2020 è stato di 6,88 miliardi. «Le rimesse rappresentano la prima forma di sostegno degli immigrati allo sviluppo dei paesi d’origine – sottolinea Michele Furlan, presidente della Fondazione Leone Moressa -. Anche nell’anno della pandemia, nonostante il calo dell’occupazione, gli immigrati hanno continuato a sostenere le famiglie in patria. I flussi sono addirittura aumentati, parallelamente alla riduzione delle possibilità di movimento».

Nella provincia di Lodi gli stranieri hanno rispedito a casa 20 milioni 240mila euro circa, l’1,3 per cento del totale del valore delle rimesse in Lombardia, pari a 1 miliardo 536 milioni 900mila euro. Dal 2013 alla fine del 2020 le rimesse lodigiane sono cresciute di +79,2 per cento, seconda miglior performance in regione dopo il territorio di Monza Brianza, nettamente sopra la media regionale di 27,4 per cento di incremento. Rispetto al 2019, in provincia di Lodi le rimesse sono cresciute di +13,6 per cento, sopra la media regionale di +11,6 per cento e sopra la media nazionale del 12,9 per cento. A livello nazionale, rapportando il numero di rimesse con il numero di stranieri residenti, il valore medio pro-capite di quanto rispedito a casa è stato di circa 1.300 euro nel corso del 2020, un valore che nel Lodigiano scende di molto, attestandosi a meno di 750 euro.

La ricerca evidenzia come il primo paese di destinazione delle rimesse a livello nazionale sia il Bangladesh (707 milioni di euro, 10,5 del totale delle rimesse), il secondo la Romania, anche se entrambi sono in calo, mentre sono in aumento i Paesi dell’Est Europa e quelli del Nord Africa. Rimane però una tendenza generale più marcata a risparmiare e spedire i soldi a casa da parte degli immigrati d’origine asiatica, con cinque Paesi che figurano tra i primi 10 a livello nazionale per rimesse: il Bangladesh appunto, ma anche le Filippine, il Pakistan, l’India e Sri Lanka. Tra le regioni con il maggior numero di rimesse al primo posto figura la Lombardia con 1,5 miliardi di euro, e a livello provinciale i volumi maggiori sono quelli di Roma (802 milioni) e Milano (740 milioni), dove si concentra un quinto del valore totale delle rimesse. La maggior parte delle rimesse parte da province del Centro-Nord, dove più alta è la concentrazione di popolazione straniera.

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