Maxi festa pasquale sulle spiagge dell’Adda tra Lodi, Boffalora e Montanaso: scatta l’allarme rave per la presenza di un centinaio di giovani - IL VIDEO

Massiccio schieramento di polizia e carabinieri, i partecipanti hanno abbandonato la zona nella notte

Il via vai sospetto di decine di giovani, la musica ad alto volume anche nel buio serale fa scattare l’allarme rave lungo le spiagge tra Lodi, Boffalora e Montanaso. Non era invece nient’altro che una grigliata prolungatasi ben dopo il calare del sole quanto scoperto ieri sera, domenica di Pasqua, da carabinieri e agenti della questura.

Allarme rave party in riva all'Adda. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi

Già intorno alle 18 alcune segnalazioni erano arrivate alle autorità vista la presenza massiccia di giovani, tutti residenti nel circondario da quanto appreso, che si dirigevano lungo le stradine che dal ristorante La Cava arrivano sino alla diga lungo l’Adda al confine tra i tre comuni. Con il passare delle ore è scattata però la maxi mobilitazione, con carabinieri e poliziotti che hanno raggiunto il lungofiume e il gruppo, quasi un centinaio in tutto, che stava facendo festa, impedendo così che si proseguisse e nel caso si aggiungessero altre persone. Sul posto per seguire gli accertamenti sono arrivati per carabinieri e polizia anche il tenente colonnello Rosario Giacometti, comandante del reparto operativo del Comando provinciale, il tenente Alfio Salanitro, comandante della Compagnia di Lodi, e il capo di gabinetto e dirigente Digos Gianluca Sassi. Intorno alle 23 è iniziato l’esodo dei giovani verso le rispettive auto o lo spiazzo più vicino per farsi venire a recuperare dai genitori, con gli ultimi partecipanti alla festa lungo il fiume, in zone pericolose da vivere durante le ore notturne vista l’assenza qualsiasi forma di illuminazione e la presenza dell’Adda e pochi passi, che hanno lasciato l’area mezz’ora dopo. Tre anni fa invece sempre nella stessa zona il tentativo di dare il via ad un rave venne sventato proprio grazie alle segnalazioni e all’arrivo in massa sempre di polizia e carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA