Maxi cartelloni e un messaggio, Uggetti ringrazia così i lodigiani

L’ex sindaco si rivolge alla città con una campagna di manifesti dopo la sentenza di assoluzione

Rossella Mungiello

Un “grazie” formato maxi. Ben visibile in viale Milano, come in via San Giacomo. E tanti altri messaggi di ringraziamento più piccoli in arrivo in tutta la città, 70 in tutto. Perché non bastano i social - qualcuno ne è fuori e qualcuno non ha dimestichezza - e i tempi ancora segnati dal Covid non permettono i grandi ritrovi, abbastanza grandi per poter raggiungere tutti i lodigiani che lo hanno fatto sempre sentire “a casa”. Perché sono stati in tanti, in periodo buio e difficile, segnato dalle vicende giudiziarie, a fargli sentire calore e affetto.

L’ex sindaco Simone Uggetti parla alla città con una campagna di manifesti per far giungere a tanti il suo ringraziamento. Dopo la sentenza di assoluzione sul processo piscine datata 25 maggio, la conferenza stampa in cui ha detto finalmente la sua dopo anni di silenzio, l’ex primo cittadino ha deciso di parlare anche un gesto ad alto contenuto simbolico. Tramite appunto le affissioni di manifesti in città. Il primo è comparso ieri in viale Milano, all’altezza del palazzo delle assicurazioni Generali. C’è la sua immagine - sorridente, con il microfono in mano - , c’è la sua firma in fondo. Si rivolge ai lodigiani con «Cari concittadini» e prosegue subito dopo così: «Ora ho ritrovato il sorriso, ma ho sempre sentito la vostra fiducia perché, in questi anni, in moltissimi, con un saluto, una preghiera, uno sguardo benevolo e le vostre parole di stima, mi avete fatto sentire a casa».

Il manifesto formato maxi è stato progettato anche per via San Giacomo, ma tanti altri manifesti più piccoli, una settantina in tutto, delle dimensioni 80 per 100, compariranno in città. Per raggiungere proprio tutti coloro che non è stato possibile raggiungere con altre modalità, dopo giorni di dialoghi romani - l’incontro con il segretario nazionale del Pd Enrico Letta - e interviste televisive su una vicenda che ha anche riaperto il confronto politico nazionale sul tema del giustizialismo. Che sia il segnale di un ritorno all’impegno politico attivo in città forse è ancora presto per dirlo.

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