Mago Candido, c’è un dissequestro ma la Finanza è ancora al lavoro

Il tribunale restituisce i beni a un 37enne indagato per riciclaggio

Un 37enne di Meleti, B.D., indagato a piede libero per l’ipotesi di riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta della tenenza di Casalpusterlengo e del Gruppo della guardia di finanza di Lodi sul “Mago Candido”, si è visto restituire dal tribunale di Lodi beni per centinaia di migliaia di euro che erano stati posti sotto sequestro alla fine di maggio nell’ambito dell’operazione “The Magicians”, costata a Candido, al secolo Renzo Martini, 60 anni, gli arresti domiciliari per l’accusa di essere al vertice di un’associazione a delinquere “familiare” finalizzata alla truffa aggravata e all’autoriciclaggio. I difensori Alessandro Lunni e Diego Guarnieri di Lodi avevano adito il Riesame rappresentando principalmente che il 37enne, pur legato alla famiglia del cartomante televisivo, era titolare di società già attive da una dozzina di anni e quindi almeno a livello cautelare, non sarebbe evidente il legame tra beni e quote a lui intestati e guadagni recenti del mago.

Candido, originario del Cuneese, era già uscito indenne, per prescrizione, da un’inchiesta analoga in Piemonte, e proseguiva nella sua attività di cartomanzia attraverso vari canali televisivi locali, ma soprattutto con consulenze di persona. L’Ufficio informazioni finanziarie della Banca d’Italia aveva segnalato alla Finanza diverse operazioni potenzialmente sospette, tra il 2014 e 2018, perchè caratterizzate da passaggi di denaro ingenti ma frazionati in una serie di versamenti di poche migliaia di euro ciascuno, finalizzate all’acquisto di immobili. Ricostruendo i movimenti sui conti correnti di Candido e di suoi familiari erano state individuate 450 persone che gli avevano versato denaro, e, di 88 inizialmente interrogati, alcuni avevano raccontato di aver pagato fino a oltre 300mila euro per essere liberati da influenze negative. Che per la Procura hanno trasformato l’attività lecita di cartomante in quella illecita di truffa, con la minaccia di mali inesistenti. Il totale dei sequestri era stato di 3,6 milioni di euro e la Finanza sta ultimando il lavoro d’indagine, per la difesa sarà importante capire se delle centinaia di clienti del mago - che a suo dire sono stati sempre soddisfatti - qualcuno abbia poi cambiato idea e quindi sporto querela.n

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