Lodi, una città a ostacoli per i disabili

Un percorso a ostacoli. Ostacoli che, però, non possono essere saltati da tutti. Se sei un non vedente, se ti sposti su una sedia a rotelle, se spingi un passeggino, non puoi sempre farcela. Ecco perché l’Anmic, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, torna a chiedere più attenzione alle barriere architettoniche. Il suo presidente, Enrico Agosti, fa pressione prima di tutto sulle Ferrovie dello Stato, perché la stazione per i disabili è “off limits”: niente ascensori, niente montacarichi. «Ma come fanno anche gli anziani? Magari con valigie pesanti», si chiede indignato.

E punta il dito contro quello che ritiene uno scandalo: il percorso per ciechi che finisce contro un muro. «Sul tragitto ci parcheggiano i motorini - denuncia -. Poi, quando il non vedente raggiunge il muro dello scalo ferroviario dovrebbe pure riuscire a evitare tutte le biciclette e gli scooter lasciati contro la parete. Di fronte a questa situazione perché le Ferrovie non fanno niente?».

Il Comune di Lodi, in modo particolare l’assessore ai lavori pubblici Sergio Tadi, si è impegnato a chiedere con forza l’abbattimento delle barriere architettoniche in stazione, nell’ambito del confronto che porterà al raddoppio del sottopasso di via Nino Dall’Oro. L’Anmic ne approfitta per sensibilizzare il Broletto su alcuni punti che ritiene problematici, soprattutto perchè a breve partirà una stagione di cantieri stradali che avrà anche il compito di eliminare i problemi dei disabili. Dall’altra parte dello scalo, proprio di fronte alle Poste di via Fascetti, Agosti denuncia l’esistenza di un attraversamento pedonale che ha un ostacolo proprio al centro: un cieco dovrebbe scavalcarlo per poi finire contro la parete che delimita l’area ex Abb, dove il marciapiede è dissestato, una carrozzina non potrebbe nemmeno tentare l’attraversata. Il presidente dell’Anmic chiede al Comune di risolvere anche due altre questioni: «In via Serravalle si rischia grosso, il marciapiede non può accogliere sedie a rotelle e passeggini, è troppo stretto, però molta gente utilizza questa strada perché porta direttamente all’ospedale e al pronto soccorso. Inoltre, bisognerebbe mettere mano alla passerella che collega via Gorini a via Secondo Cremonesi, è a norma ma per un disabile in carrozzina discesa e salita sono un’operazione ardua se non accompagnati». L’Anmic spera che il Broletto possa fare qualcosa per gli snodi indicati. «Finora il confronto con l’amministrazione è stato molto positivo, soprattutto con l’assessore alla mobilità Simone Piacentini, pragmatico nel risolvere i problemi», commenta Agosti, riferendosi alla partita del nuovo regolamento della sosta per disabili. L’assessore Tadi ha annunciato che tra aprile e giugno partirà la prima tranche di interventi dedicati alla riqualificazione stradale, un’operazione di 450mila euro su un investimento totale di circa 1 milione 300mila euro. Nell’elenco è prevista la sistemazione di punti critici, come via Sforza.

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