LODI Troppi iscritti alle superiori, i presidi costretti a non accettare i ragazzi

Le scuole scoppiano e non c’è posto per tutti

Scuole superiori che scoppiano, in protesta la preside del Piazza Daniela Verdi costretta a respingere 20 studenti. Lunedì si è svolto un vertice dei presidi delle superiori con l’ufficio scolastico provinciale per affrontare la questione del boom di iscritti. Oltre al Piazza, ad essere stato super gettonato è il Volta. Quest’ultimo istituto, infatti, quest’anno ha avuto ben 80 richieste in più rispetto alle aule disponibili.

«Serve una riflessione»

«Da noi - spiega la dirigente del Piazza Daniela Verdi - Sono stati riorientati verso altre scuole circa 20 studenti residenti in provincia di Milano, con grande e giustificato disappunto delle famiglie, vista la residenza in territori di confine come Vizzolo e Melegnano. Il liceo artistico è in continua espansione, è un dato nazionale; il Callisto Piazza è costretto in un edificio storico senza nessuna possibilità di crescita per una scuola che si trova nella periferia di Milano, capitale mondiale della moda del design e dell’architettura e del teatro, con studenti motivati e pieni di talento. Forse gli enti territoriali dovrebbero fare una seria riflessione su questo riorientamento che impoverisce prima di tutto il territorio provinciale e il suo capitale culturale».

Al Volta ancora 25 esuberi

«Abbiamo avuto richieste in eccesso nel corso di formazione professionale, soprattutto informatica e al liceo delle scienze applicate - spiega la dirigente del Volta Luciana Tonarelli -. Questi siamo riusciti a riorientarli al Canossa, al Calam che ha aperto un nuovo corso per operatore informatico, al Cfp, al Clerici, all’Einaudi e al Bassi. Adesso ne restano 25 del liceo delle scienze applicate». «Nel territorio bisogna lavorare di più sull’orientamento - commenta la preside del Gandini Giusy Moroni - e poi puntare alla riqualificazione dei centri professionali, per invogliare le famiglie: i Cfp sono sempre l’ultima scelta». Secondo il provveditore Marco Fassino «sarà opportuno valutare in prospettiva per gli indirizzi di studio maggiormente richiesti l’apertura di nuovi corsi. Questo - dice - in modo da andare incontro alle esigenze formative espresse dall’utenza».

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