LODI Tassa rifiuti, partono i bollettini per le famiglie e le imprese

Le opposizioni parlano di un salasso da mezzo milione di euro

Matteo Brunello

Via alla spedizione dei bollettini della tassa rifiuti. Dal Broletto confermano che in questi giorni sono stati inviati i moduli per i contribuenti che hanno scelto la modalità online, mentre da settimana prossima verranno recapitate alla casella della posta i mandati di pagamento cartacei.

Il piano economico del servizio di igiene urbana per Lodi supera i 7 milioni 700mila euro. La scadenza dell’acconto Tari (sulla base delle tariffe del 2020) per le famiglie è fissata al 2 agosto; ci sarà la possibilità di suddividere la tassa rifiuti in due rate (agosto e 2 novembre). Il saldo invece, sulla base delle nuove tariffe varate dalla giunta Casanova, è fissato per fine gennaio. Per le imprese il termine unico è invece fissato a fine gennaio del 2022. La tassa è ripartita per il 59,54 per cento sulle utenze domestiche e il 40,46 per cento sulle utenze non domestiche. L’amministrazione Casanova ha sostenuto che per le imprese la Tari è più bassa di circa il 3 per cento e sostanzialmente invariata per le famiglie.

Critiche al Broletto dal Pd. «La giunta che a parole garantiva che non avrebbe mai “messo le mani nelle tasche dei lodigiani” ha invece scaricato sulle famiglie della città una “sovratassa” sui rifiuti che quest’anno arriva a sfiorare il mezzo milione di euro – attacca il Partito democratico, guidato in Broletto dal capogruppo Simone Piacentini -. Significa un aumento di ben il 12 per cento rispetto al gettito Tari delle utenze domestiche lasciato dal centrosinistra nel 2016: un autentico salasso, dovuto in parte al costante aumento dei costi del servizio di igiene urbana, fatto già di per sé incredibile, visto che le prestazioni sono diminuite, ma soprattutto alla decisione politica di questa amministrazione di sobbarcare alle famiglie le quote di prelievo tolte alle attività produttive. L’obiettivo di sgravare le utenze non domestiche è stato infatti raggiunto spostando un maggior peso della tassa sulle famiglie, che nel 2016 coprivano complessivamente il gettito Tari per il 55,50 per cento e oggi ne sopportano invece il 59,5 per cento».

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