LODI Sta meglio l’anziano di San Grato salvato dai carabinieri con il defibrillatore

Il 74enne ha lasciato la rianimazione e ha incontrato i militari che lo hanno soccorso

Non solo ha superato la notte, ma è stato anche trasferito di reparto e ha potuto scambiare alcune parole con familiari, medici e carabinieri che sono passati a trovarlo: sta meglio il 74enne di via San Grato soccorso dai militari dell’Arma. Dopo aver superato la notte costantemente monitorato dai sanitari, l’uomo nella tarda mattinata di ieri ha dato importanti segni di miglioramento che hanno portato i medici a decidere per il suo trasferimento dal reparto di rianimazione a quello di cardiologia. L’anziano era stato soccorso nel pomeriggio di mercoledì da due carabinieri della sezione radiomobile: impegnati in un normale posto di blocco in città, sono stati allertati da un vicino del 74enne. Quest’ultimo era appena stato colto da un infarto all’interno del cortile della sua abitazione. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza richiesta dalla moglie dell’anziano, i militari sono ricorsi al defibrillatore in dotazione su ogni auto della Compagnia di Lodi nel tentativo di rianimare l’uomo. Pratiche proseguite poi dal personale sanitario che ha intubato il 74enne trasportandolo con la massima urgenza al pronto soccorso del Maggiore.

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Ore d’attesa non solo per i familiari dell’anziano, ma anche per i carabinieri stessi che ieri mattina sono stati raggiunti dalla notizia che l’anziano è ormai fuori pericolo. I parenti del 74enne hanno cercato di mettersi in contatto con i carabinieri, per ringraziarli: solo pochi minuti, come spiegato anche dai medici, e la vicenda avrebbe potuto prendere pieghe ancora più drammatiche.

Al Maggiore ieri pomeriggio è arrivato anche il comandante della Compagnia di Lodi, il tenente Alfio Salanitro, che ha così potuto vedere il 74enne, che non ricordava nulla dell’accaduto, e iniziare a prendere contatto con la famiglia: quando l’uomo verrà dimesso, con ogni probabilità militari e anziano si incontreranno.

I due militari, inoltre, nei prossimi mesi potrebbero essere destinatari di un encomio, riconoscimento attribuito a coloro che si mettono in luce non solo per brillanti operazioni investigative, ma anche in situazioni come quella accaduta in via San Grato.

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