LODI Seconda missione di aiuti per l’Ucraina dell’Associazione Santa Francesca Cabrini

«Prenderemo la terra di Leopoli da portare nel cuore dell’Europa»

Alle 17 i 5 furgoni si mettono in moto, diretti a Bilgoraj. Diciassette persone, 50 chili di cibo, medicinali, vestiti e poi il vaso. Quello donato dalla Ceramica vecchia Lodi che servirà per raccogliere la terra di Leopoli da portare, in una seconda fase, al Parlamento europeo. Ieri pomeriggio è partita da via Benedetto Croce, la seconda missione, promossa dall’associazione Santa Francesca Cabrini, battezzata 20.23.

A coordinare le operazioni Vittorio Codeluppi e Martina Castelli. Nella delegazione anche il Parco tecnologico padano, Italia in campus, Golden Filter e Ninicar. Madrina dell’operazione, invece, la 20enne ucraina Anastasiia Bochan dell’associazione Diia.my che gestisce il centro di aiuti per i rifugiati a Bilgoraj. È arrivata appositamente da Roma a Lodi per partecipare all’operazione lodigiana. A contattarla, infatti, è stata la sua amica di Boston Desiree Del Chiaro (che ha realizzato dei progetti con i medici e gli infermieri dell’Asst di Lodi e l’università) e che, purtroppo, è rimasta bloccata a Boston da un tampone positivo. Codeluppi distribuisce le radioline che servono per restare connessi, durante il viaggio.

L’articolo completo sul Cittadino di sabato 9 aprile

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