LODI “Pesano” le 200 firme di protesta: «Il condominio solidale non chiude»

L’intervento dell’assessore Simonetta Pozzoli dopo la mobilitazione in difesa dell’esperienza di via delle Orfane

«Il condominio solidale non chiuderà». Il chiarimento, a fronte di una mobilitazione importante di un pezzo di città, con oltre 200 firme a supporto della lettera di protesta, è lapidario e arriva dall’assessore a Welfare, Politiche familiari, di conciliazione e coesione sociale, del Comune di Lodi Simonetta Pozzoli. La vicenda è quella del condominio di via delle Orfane 8, esperienza di housing sociale fondata sulla condivisione che unisce oggi persone con disabilità, volontari e famiglie di supporto parte del “Gruppo di condivisione”, che negli anni si sono avvicendate nell’esperienza offrendo il loro supporto ai vicini di casa, sposando la filosofia concreta “della porta aperta”. Una vicenda nata dopo la comunicazione del 7 marzo scorso, alle famiglie di supporto residenti, da parte degli assessori alla Partecipazione Mariarosa Devecchi e al Welfare Pozzoli, che ha esplicitato la necessità di rivedere il progetto in scadenza il prossimo mese di maggio.

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Una comunicazione vissuta da chi vive oggi nel condominio come «un fulmine a ciel sereno», arrivato «senza nessuna avvisaglia» precedente, che rischia di far finire una realtà che ha portato benefici importanti sia a chi ha vissuto l’esperienza sia al Comune, in termini di costi-benefici. Un progetto che coinvolge un immobile di proprietà comunale caratterizzato da sette alloggi in tutto - due abitati da persone con disabilità, due dalle famiglie solidali che offrono il loro supporto, uno in uso al volontario del servizio civile - e da una sala comune, come luogo deputato alla condivisione. «Il progetto che ha avuto inizio quattordici anni fa - spiega l’assessore Pozzoli - rappresenta un’esperienza molto significativa per la nostra città e ha visto negli anni il grande impegno di associazioni e di famiglie che hanno messo a disposizione idee ed energie considerevoli». Un’esperienza che non si vuole terminare, chiarisce ancora l’assessore anche a fronte della mobilitazione importante esplicitata con il sostegno alla lettera di proposta pubblicata ieri sulle pagine de Il Cittadino.

«Non c’è alcuna intenzione di sospendere o chiudere il progetto - aggiunge ancora Pozzoli - : la convenzione è in scadenza e c’è la necessità di chiamare ad una co-progettazione aperta per partire con un nuovo bando». Un passaggio che non può essere eluso, aggiunge ancora Pozzoli, proprio in virtù della scadenza di maggio. «Siamo comunque disponibili a continuare un dialogo con tutti per arrivare a una maggiore comprensione della situazione e a un dialogo costruttivo». E un nuovo incontro, tutto incentrato sul futuro dell’esperienza e sul dialogo, è già fissato per la giornata di oggi.

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