Lodi, palazzi deturpati dalle scritte: danni per migliaia di euro

Non c’è via che si salvi dalla vernice, colpite anche le facciate rifatte da pochi giorni; in alcuni casi è evidente la stessa firma

Quella dei writer è un’arte. Quelli che deturpano il centro storico di Lodi, con danni da migliaia di euro (quanto costa ripulire?), sono soltanto scarabocchi. «il Cittadino» ne scrive da tempo, sollecitato anche da numerosi residenti e da proprietari che si sono visti “inzaccherare” nell’arco di poche ore le facciate appena rifatte con il bonus statale.

Quella che proponiamo in questa pagina è solo una piccola “galleria degli orrori” nelle vie a ridosso di piazza Vittoria. Un piccolo fazzoletto di strade che sembra essere diventato terra di nessuno, se è vero che i vandali agiscono indisturbati, nonostante le numerose telecamere installate nel corso degli anni. Via Cavour, via Paolo Gorini, via Pallavicino, corso Umberto, corso Adda, via Cingia, via Silvani, via Padre Granata, via Fissiraga, via San Francesco. L’elenco potrebbe proseguire perché praticamente non c’è via del centro storico di Lodi che non sia stata colpita dai graffitari.

C’è poi un aspetto curioso, perché osservando bene gli scatti si nota chiaramente che alcune firme tendono a ripetersi. Se ne deduce che la mano sia sempre la stessa. Tale “Musek” (almeno così sembrerebbe), ad esempio, ha impreziosito con le sue “gesta” più punti di via Garibaldi, in particolare la zona degli uffici della ex Telecom. Così come appaiono le medesime firme in vernice azzurro in via Fissiraga e in via Cavour, in via Gorini e in via Pallavicino.

L’elenco delle brutture propone poi le serrande deturpate di corso Adda, così come i cartelli stradali, quelli con le indicazioni turistiche e le colonnine della Tim.

Sia chiaro, questa piaga non è soltanto lodigiana, certo è che il fenomeno in centro storico è particolarmente radicato e pare aver subito una escalation nel corso delle ultime settimane. Lo documentano gli scatti (solo una minima parte) che proponiamo in questa pagina. Chi paga? Per il momento i proprietari degli immobili che decidono di ripulire le facciate. Il ripetersi delle firme e la selva di occhi elettronici di cui è costellata la città dovrebbero rendere agevole il compito delle autorità preposte a stroncare questo fenomeno che, sebbene non sia in cima alle emergenze, resta pur sempre odioso.

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