LODI Opposizioni all’attacco: «Altro che rivoluzione Furegato, in cento giorni pochi i risultati»

La bordate di Lega, Maggi, Fratelli d’Italia e Invernizzi dopo l’intervista del sindaco al «Cittadino»: «Questa giunta sta portando avanti solo le opere programmate da noi»

Lo scandiscono compatti, l’avvio del mandato in Broletto secondo loro è bel flop: tanti gli annunci e pochi i risultati. Il centrodestra boccia senza mezzi termini la gestione di Pd e alleati. E i toni sono decisamente accesi. «Altro che “rivoluzione” del sindaco Furegato, in cento giorni non hanno fatto nulla. Stanno solo portando avanti opere che avevano programmato noi. Almeno ci dicano grazie», rivendicano in coro.

Dopo l’intervista sulle colonne del “Cittadino” del primo cittadino Andrea Furegato, che ha fornito la sua versione sugli obiettivi raggiunti, la reazione dell’opposizione è al vetriolo. «Nei primi quattro mesi non ha fatto altro che vivere di rendita. Solo per citare esempi si vedano le opere del piano Lombardia (posteggio ospedale, via Villani, Ex Macello, rotonda di Largo Marinai d’Italia) o le telecamere di video sorveglianza installate in città, di cui i meriti non vanno di certo all’assessore Minojetti che le decanta sui giornali», tuona la Lega con la capogruppo Eleonora Ferri. Che, in una nota, punge anche l’amministrazione in carica sul tema ambientale: «Questa si sta invece dimostrando la “giunta della motosega”: la stupenda magnolia di Largo Marinai d’Italia, il maestoso esemplare dell’Isola Carolina e il destino già segnato degli storici platani di viale Trento Trieste sono la dimostrazione pratica del fatto che chi aveva predicato bene ha iniziato a razzolare male, molto male. Con questo ritmo, al termine dei loro cinque anni, a Lodi non resterà in piedi nemmeno una pianta di rosmarino. Il tutto con il placet della sinistra ambientalista radical-chic diventata improvvisamente afona».

I “lumbard” chiedono conto inoltre delle spese fatte per eventi e iniziative in Comune: «Abbiamo assistito ad un uso delle risorse piuttosto discutibile. Si parla ad esempio del contributo per il festival della fotografia etica passato a ben 25 mila euro, ai viaggi istituzionali degli assessori (in particolare Milanesi), agli eventi tanto decantati come momenti partecipativi ma che costano alle tasche dei lodigiani sicuramente non poco (come per il rinfresco e delle riprese del primo appuntamento sugli stati generali della cultura)».

Una sonora bocciatura per “Furegato e soci” arriva anche da Fratelli d’Italia con Giulia Baggi: «A quattro mesi dall’insediamento dell’amministrazione, posso affermare che ci saremmo aspettati una partenza un po’ più sprint - sottolinea la consigliera di Fdi -. Non sono state messe in campo nuove iniziative in nessun settore strategico, promesse che ad oggi restano tali, perché se è vero che per grandi opere e riqualificazioni ci vuole tempo, è anche vero che per altri progetti ed iniziative basta impegno e volontà, (ad esempio non vediamo in campo alcuna iniziativa per il contrasto al disagio giovanile)». E un pensiero va al dossier della casa di riposo Santa Chiara, dopo il maxi aumento delle rette a carico delle famiglie: «Quale strategia di riequilibrio finanziario intende attuare il sindaco? Vista la situazione di difficoltà in cui si trovano le famiglie degli ospiti, oltre al contributo previsto per quest’anno, come si intende procedere?», chiede l’esponente Fdi.

Un altro dei capitoli più caldi è quello di Esselunga, con l’impatto sulle opere per il traffico– ferme per il contenzioso di fronte ai giudici amministrativi. Il promotore del gruppo Il Broletto, l’ex vicesindaco Lorenzo Maggi, ha puntato l’indice contro la giunta, accusata di poca coerenza: «Hanno invocato maggiore sicurezza per le rotonde di piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante e poi non hanno fatto nulla». Maggi ha poi rimarcato: «In Broletto sono cambiate solo le persone, ma non c’è stata alcuna discontinuità».

Infine Gianmario Invernizzi del gruppo civico Casanova avanza infine il sospetto che la concordia in casa centrosinistra sia già in bilico: «Mi dicono che sono abbastanza divisi. D’altronde con così tante liste! L’esito è che fino ad ora non hanno fatto niente». Insomma, il centrodestra in città prova a riprendersi la scena e guardare avanti, forte del successo delle politiche, anche se continua a bruciare il tracollo delle comunali di giugno.

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