LODI Novità sull’Adda: una scalinata per la Piarda Ferrari, si “accende” l’isolotto Achilli

Taglio del nastro per l’accesso che permette di salire sullo spiazzo e ammirare il fiume

Federico Gaudenzi

Dopo i lavori di messa in sicurezza della sponda destra, moltissimi lodigiani si erano lamentati del fatto che da Piarda Ferrari non si vedesse più il fiume, nascosto dietro un muro di cemento. Sistemare la questione «era una promessa» secondo l’assessore regionale Pietro Foroni, che ieri pomeriggio ha tagliato il nastro della Piarda rinnovata grazie all’impegno di Aipo e del Consorzio Muzza con fondi regionali per un importo di 40mila euro. «Ci sono voluti quattro anni, ma ce l’abbiamo fatta» ha commentato l’ingegnere Luigi Mille, di Aipo, che ha vissuto questo taglio del nastro come un evento particolarmente simbolico, visto che tra poche settimane sarà in pensione.

Ora, dalla carreggiata di via dei Pescatori, cinque scalini permettono di salire sullo spiazzo da cui si ammira la vista del fiume, benché una persona con mobilità ridotta sia costretta ad allungare il tragitto perché manca una rampa per disabili.

Secondo Foroni, che è assessore alla Protezione civile, la scalinata servirà anche per migliorare l’accesso in caso di emergenza: «L’obiettivo è quello di rendere Lodi una delle città più sicure a livello europeo per quanto riguarda il rischio idrogeologico in caso di alluvioni» ha spiegato l’assessore, rivelando che a breve presenterà una delibera in giunta per finanziare la messa in sicurezza della sponda sinistra.

Un ringraziamento è arrivato dal sindaco Sara Casanova, presente al taglio del nastro: «Come Comune, abbiamo messo a disposizione l’area dove sono state predisposte le strutture atte al ricovero dei panconi per la difesa spondale», le paratie che vengono installate in caso di piena. Al momento, sono stoccate in dei vani a livello del terreno, con problemi di infiltrazioni di acqua che possono rovinare le attrezzature. Benché l’ingegner Mille abbia rassicurato che sono in ottime condizioni, a breve ci sarà un’esercitazione della Protezione civile che le sposterà nel nuovo ricovero, e in quell’occasione si provvederà alla manutenzione.

L’isolotto Achilli

Un secondo “taglio del nastro” è avvenuto, al calar del buio, un po’ più a valle, e precisamente in corrispondenza dell’isolotto Achilli. Anche se l’isola è privata, l’Aipo ha finanziato e installato un sistema di illuminazione, ed è stata realizzata una convenzione tra Comune, Regione e Nüm del Burgh per la valorizzazione dell’isolotto, anche attraverso la realizzazione di laboratori didattici e attività di Protezione civile. «Anche questa era una promessa, che avevo fatto a Gino Cassinelli» ha detto con commozione Pietro Foroni, ricordando lo storico presidente dell’associazione Nüm del Burgh, che negli anni ha fatto tanto per valorizzare l’Adda e riqualificare l’isolotto, e che è mancato nel 2020. Per l’accensione dell’illuminazione, era presente la figlia Simona Cassinelli: «Questa luce permetterà di organizzare eventi e di far conoscere l’isolotto, ed è un segno di riconoscenza per quello che Gino Cassinelli ha fatto per Lodi, per il quartiere del Borgo, per la sua Adda. Oggi lui è qui con noi».

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