Lodi murata, gli operai al lavoro

In questi giorni apre il cantiere che porterà alla riscoperta della città sotterranea

È partita la cantierizzazione dell’area della Lodi sotterranea: la fine dei lavori è prevista tra circa un anno. Proprio in questi giorni si sono visti i primi operai nei pressi del fossato del castello: attualmente si sta lavorando proprio in quella zona, per la posa degli allacciamenti, dei quadri elettrici e della fornitura dell’acqua per il cantiere.

Impulso al turismo

Sarà così possibile visitare gli spazi più nascosti del castello, che Guicciardini nella Storia d’Italia definì uno dei più sicuri e ben difesi di tutta la nazione. «L’assegnazione temporanea del bene all’azienda che ha vinto l’appalto è stata perfezionata e ora il cantiere è aperto - racconta Giorgio Granati, presidente dell’associazione Lodi Murata -. Il grosso dei lavori sarà svolto nelle parti interne dei revellini (ovvero le fortificazioni esterne del castello, costruite per difendere Porta Regale dagli attacchi dei nemici, ndr). Il recupero di quegli spazi è la parte fondamentale di tutta l’opera. I lavori finiranno circa tra un anno, salvo imprevisti».

Sicurezza anti-covid

Il cantiere, com’è ovvio, dovrà seguire tutte le norme anti-contagio stabilite a livello nazionale per il settore dell’edilizia. I lavori per permettere al pubblico di visitare i percorsi ipogei nell’area del castello dovevano partire a fine gennaio: alcune questioni tecniche e il lockdown forzato hanno fatto slittare i tempi. La ditta che aveva vinto l’appalto in prima istanza ha rinunciato all’esecuzione, quindi si è proceduto all’assegnazione dei lavori al secondo in graduatoria, Farina Costruzioni.

Un percorso lungo

L’operazione, finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per circa 900mila euro complessivi, ha preso il via soprattutto grazie all’impegno ormai più che decennale della Lodi Murata, l’associazione fondata da Granati, Sandro De Palma e da Ernesto Carinelli (scomparso lo scorso luglio) con lo scopo di approfondire e studiare sul campo i molteplici passaggi sotterranei della nostra città. Saranno costruiti tre accessi agli spazi: uno di fronte alla Questura, uno in fondo alla discesa dell’Isola Carolina e un terzo nel cortile della palazzina liberty in via Acquedotto. I lavori per mettere in sicurezza gli spazi saranno i primi a partire. Dal punto di vista commerciale il percorso della Lodi sotterranea potrà rilanciare il turismo, settore nel quale il capoluogo non spicca. «È una grande soddisfazione vedere che il cuore del progetto si concretizza, permettendo ai cittadini la fruibilità del percorso - aveva commentato Granati pochi mesi prima dell’avvio dei lavori -. Quando siamo partiti timidamente nel 2003 avevamo già questa ambizione: ora siamo proiettati verso altri punti della città, che abbiamo diviso in aree secondo più lotti di intervento».

Un percorso suggestivo

A cantiere concluso, come era stato illustrato nella conferenza di San Bassiano, i visitatori potranno accedere alle prigioni, i corridoi, l’antica galleria, il pozzo della guarnigione del revellino interno. Tra i prossimi obiettivi, secondo Granati, ci sarebbero la pusterla di San Vincenzo (ovvero l’area delle mura in corrispondenza della scuola elementare Cabrini) e il castello Federico II (in corrispondenza di porta Cremona). Sarà necessario però trovare nuovi finanziamenti.n

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