LODI Motori accesi per il mito Castellotti

Torna domenica il memorial per auto storiche organizzato dalla scuderia dedicata al grande pilota lodigiano

In primavera, il lockdown aveva costretto a rimandare l’evento, ma il tradizionale Memorial Eugenio Castellotti non poteva mancare proprio quest’anno, nel 2020 in cui si celebra il novantesimo dalla nascita del celebre pilota lodigiano cui è dedicata la manifestazione. Pertanto, il Club Automoto storiche Castellotti, che organizza l’evento, ha deciso di posticiparlo e si terrà proprio questa domenica, 11 ottobre, data fortemente simbolica visto che il pilota lodigiano nacque esattamente il 10 ottobre del 1930.

Scomparso giovanissimo nel 1957, per un incidente d’auto sul circuito di Modena, Castellotti fece in tempo ad ottenere ottimi risultati in Formula Uno, ma soprattutto nelle gare di durata come la Mille Miglia, che vinse trionfalmente su Ferrari 290 MM nel 1956, e la 12 ore di Sebring, dove conquistò il primo posto in coppia con il mitico Jan Manuel Fangio sempre nel 1956.

Nonostante le limitazioni legate al Covid, il Memorial 2020, ventiquattresima edizione dell’evento, punta a ripetere il successo ottenuto lo scorso anno, quando è stato premiato con la “Manovella d’Oro” dall’Automotoclub Storico Italiano.

Il programma presenta un nuovo itinerario: la partenza sarà alle 10.40 presso la concessionaria Lazzari Group in zona San Grato a Lodi, e sempre lì è previsto l’arrivo, dopo un tour di circa 120 chilometri sulle strade del Lodigiano, con cinquanta prove cronometrate, tre controlli orari e due controlli timbro. Tutte le prove sono state allestite dalla Scuderia Castellotti a Cavenago d’Adda, Castiglione, Guardamiglio e San Rocco al Porto, dove ci sarà anche una sosta buffet.

Il primo equipaggio classificato riceverà un trofeo messo in palio da MTA Automotive di Codogno e che sarà dedicato ad Umberto Falchetti, artefice dell’espansione dell’azienda scomparso a causa del coronavirus. Si prospetta sicuramente un’edizione interessante, con equipaggi provenienti da nove province diverse, tra cui figurano automobili decisamente prestigiose, come Jaguar XK 140, Porsche 356 A, Alfa Romeo Giulietta, Triumph, Mg.

Un modo con cui, da quasi un quarto di secolo, i lodigiani e gli appassionati di automobili rendono onore con orgoglio a un pilota deceduto troppo prematuramente, ma che lega il suo nome ai grandi dell’automobilismo, tanto da essere considerato, all’epoca, l’erede di Ascari, e da rendere Lodi passaggio ormai quasi obbligato della moderna Mille Miglia.

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