LODI Lunga coda per l’apertura all’emporio solidale

Per fare la spesa, in via Togliatti, non servono soldi, ma una tessera a punti

Una crostata al cacao e tutto l’occorrente per la colazione del mattino. Poi frutta, verdura, carne, pesce e i detersivi per l’igiene della casa: «Una spesa oculata che, tutto sommato, ha concesso di soddisfare qualche peccato di gola», ha detto il referente del magazzino dell’emporio solidale Emanuele Giunta.

Ieri, l’emporio solidale “don Olivo Dragoni” di via Togliatti ha accolto i primi carrelli, aprendo le porte alla spesa dei lodigiani. Scaffali e frigoriferi erano colmi di tanti prodotti, alimentari e non, concessi dal buon cuore dei sostenitori: dalla grande distribuzione organizzata, alle attività del comparto agroalimentare fino ai negozi di quartiere e ai piccoli donatori privati che hanno scelto di aderire alla missione della Fondazione di partecipazione Casa di comunità, donando all’emporio merce ed eccedenze.

Nonostante non fossero ancora scoccate le 13 ad aprire ufficialmente il supermercato al servizio delle fragilità, il serpentone di persone in coda arrivava già fino alla strada.

Il primo a varcare l’ingresso è stato W.S., originario dello Sri Lanka, residente a Lodi da 22 anni. Con un nucleo famigliare composto da 4 persone, l’uomo aveva a disposizione 550 punti per una spesa a costo zero, che gli ha concesso di mettere nel carrello i prodotti più idonei per le necessità della sua famiglia, con un figlio di 6 anni e l’altro di 16.

W.S. lavora come magazziniere e, prima di arrivare all’emporio, si serviva al Centro di raccolta solidale per il diritto al cibo: «La spesa all’emporio da la possibilità di scegliere, a differenza del pacco alimentare», spiega. E ora la “difficoltà” starà nell’adeguarsi a un nuovo meccanismo che, al posto dell’uso dei contanti, prevederà l’utilizzo dei punti.

Arrivato alla cassa, l’uomo, che ha inaugurato la spesa all’emporio, ha “pagato” 104 punti e ne avrà ancora 446 da spendere entro il 13 febbraio.

La voce dei volontari, guidati dalla coordinatrice Lucia Rudelli e dal referente dell’area cibo Lorenzo Musitelli, ha indirizzato i primi clienti nella registrazione della propria tessera, durante la spesa tra le corsie del supermarket e anche nel pagamento in cassa: «Siamo contenti - dicono -, perché dopo tanto lavoro, oggi avremo il piacere di vedere la soddisfazione degli utenti che potranno rifornirsi proprio come al supermercato, con una spesa più dignitosa».

Inviate dai centri d’ascolto Caritas, dalle parrocchie, da Famiglia nuova e dai servizi sociali del Comune di Lodi, potranno servirsi all’emporio, il lunedì, il mercoledì e il sabato, le famiglie di Lodi, mentre chi abita fuori Lodi andrà il martedì, il giovedì e il venerdì

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