Lodi, le tasse riempionole casse del Broletto

Crescono gli incassi del Broletto su tasse e imposte. Nel 2010 è salita la pressione tributaria in città. Nonostante non ci siano stati ritocchi all’insù di aliquote e tariffe, il comune di Lodi ha registrato un incremento di gettito.

Rispetto a due anni fa, è stato calcolato un aumento di 579mila euro. E anche il valore pro capite è passato da 405,63 nel 2009 a 415,34 del 31 dicembre scorso. Per i vertici dell’amministrazione municipale, l’aumento degli introiti dipende dal recupero dell’evasione fiscale pregressa. In particolare dall’imposta comunale sugli immobili e dalla Tarsu, per un importo di 1 milione e 412mila euro.

Le entrate tributarie dell’ente locale del capoluogo nel 2010 sono state complessivamente 18 milioni e 441mila euro, mentre un anno prima erano state 17 milioni e 862mila euro. Ad attestarlo è la relazione tecnica al rendiconto di bilancio per l’anno scorso. Un provvedimento che ha già ottenuto il via libera della giunta municipale ed entro la fine del mese sarà sottoposto ad esame del consiglio comunale.

Ieri pomeriggio è cominciata la discussione dei vari punti contenuti nel consuntivo all’interno della commissione bilancio del Broletto. Tra le voci comprese per il calcolo sulla pressione tributaria ci sono l’imposta comunale sugli immobili, l’addizionale comunale Irpef, la quota di compartecipazione all’Irpef nazionale, la tassa rifiuti solidi urbani, l’addizionale sui consumi di energia elettrica, la Tosap (tassa occupazione suolo e aree pubbliche) e la tassa affissioni. Dal comune hanno spiegato che il balzo in avanti negli incassi sulle tasse è da mettere in relazione al lavoro fatto sull’evasione fiscale. Nello specifico sono state recuperate risorse riferite agli anni dal 2005 al 2009: per quanto riguarda l’Ici si tratta di un importo di 490mila euro e per la Tarsu di un importo di 922mila euro.

Un altro dato significativo emerge dal livello dei trasferimenti da Roma. Sono cresciuti infatti i fondi correnti che sono stati erogati dallo Stato, che sono arrivati a quota 9 milioni e 556mila euro (erano 9 milioni e 202mila euro nel 2009). Un valore che si riflette nei trasferimenti correnti pro capite, che salgono da 351 euro di due anni fa a 354 nel 2010. Complessivamente i trasferimenti correnti da Stato, Regione, organismi comunitari e altri enti, a favore del comune sono aumentati di 255mila euro negli ultimi due anni. Numeri che, per gli uffici contabili del Broletto, dipendono anche dagli arretrati che lo Stato nello scorso esercizio ha versato al comune di Lodi. In calo invece il “debito pubblico” che grava su ogni cittadino lodigiano, ovvero il livello di indebitamento del comune di Lodi, che è passato da 555 euro nel 2009 a 535 euro pro capite nel 2010. In termini complessivi era 24 milioni 443mila euro e al 31 dicembre scorso è arrivato a 23 milioni e 765mila euro.

I dati sul personale dell’ente mostrano che da un anno con l’altro c’è stato un calo di 13 dipendenti. A fine 2010 erano in tutto 286 e risultavano quindi uno ogni 155 abitanti del capoluogo. Il costo medio dei dipendenti comunali relativamente all’anno scorso è di 38mila euro. Significativi inoltre gli investimenti portati avanti nel corso del 2010 dall’ente locale: 20 milioni e 851mila di euro (contro i 16 milioni e 909mila euro del 2009), pari ad un livello pro capite che è cresciuto di quasi 100 euro. Infine per quanto concerne le uscite correnti, a fare la parte del leone è sempre il settore dei servizi sociali, con i contributi concessi ai più bisognosi e le varie prestazioni offerte, che hanno portato a spese di più di 14 milioni euro.

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