LODI La “galleria” della piazza viene riaperta dal Tribunale

Braccio di ferro sul diritto di passaggio nello storico collegamento che la proprietà aveva chiuso nel marzo 2020

Rossella Mungiello

Per trent’anni è stato un collegamento tra due parti di centro storico. Da un lato piazza della Vittoria, dall’altro via Solferino. Almeno fino a marzo 2020, quando gli abitudinari del passaggio di pregio in arrivo da via Solferino si erano trovati il cancello chiuso dalla proprietà di parte del multicondominio, quella con affaccio su via Solferino appunto. Un passaggio oggi riaperto dal Tribunale di Lodi, con un’ordinanza datata 8 giugno scorso, di natura transitoria. Ergo, quel passaggio rimane aperto fino alla sentenza di merito che si esprimerà sulla contesa. C’è una battaglia legale intorno al piccolo “passaggio” in pieno centro storico, anche sede dell’Enorafo. Proprio il titolare dell’attività, Ivan Mascherpa, insieme ad altri residenti e professionisti, tra cui il notaio Piercarlo Mattea, aveva già sollevato il caso del diritto di passaggio negato ai lodigiani, dopo trent’anni di consuetudine e di passeggiate nella suggestiva cornice della galleria, iniziate nel 1989. Una scelta quella di chiudere che aveva generato disorientamento nei lodigiani, ma anche un danno all’attività commerciale, per l’inibizione al passaggio dei clienti e dei fornitori da via Solferino.

Dopo un anno di chiusura - con vari tentativi di interloquire con la proprietà - era arrivata la scelta di rivolgersi al Tribunale di Lodi. Era il marzo 2021 e al 30 aprile scorso risale la prima udienza del procedimento. Intanto l’8 giugno è arrivata l’ordinanza di natura transitoria che ripristina l’apertura del cancello e ha fatto riprendere i passaggi dei lodigiani, in attesa della sentenza di merito, che scriverà anche la parola fine sulla vicenda. E dirà, in primo grado, se il cancello della discordia deve rimanere aperto - e quindi il diritto dei lodigiani è stato ormai acquisito da oltre trent’anni di utilizzo, considerato che dopo venti scatta l’usucapione - o chiuso, come invece ritiene la proprietà, che intanto ha posizionato delle barriere, con reti verdi e strutture provvisorie, per evitare che i visitatori di passaggio raggiungano la corte interna al palazzo.

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