LODI Il sottopasso di via Dall’Oro, una corsa contro il tempo: solo un mese per affidare i lavori di raddoppio e restyling

Dieci imprese in corsa per quasi 2,6 milioni di euro con fondi regionali

Fatiscente, da anni inadeguato a rispondere alla mole degli spostamenti tra due parti di città - da un lato la direzione centro storico, dall’altro i popolosi quartieri San Fereolo e Albarola - e ritornello del dibattito pubblico. È tempo di gara per affidare i lavori di raddoppio e restyling del sottopasso di via Nino Dall’Oro, al centro di un corposo lavoro di progettazione, e di contatti con Rfi, per arrivare ai cantieri che devono riscriverne la natura e migliorare la qualità e la fruizione.

Dieci le imprese che hanno partecipato alla manifestazione di interesse avviata dal Comune di Lodi - la scadenza per farsi avanti era fissata al 16 maggio -, che ora saranno invitate alla procedura di gara negoziata che sarà bandita dall’ente, per arrivare alla fase cruciale dei lavori che prevedono di fatto il raddoppio del manufatto. Il valore stimato dell’appalto è di 2 milioni e 590.287 euro, con cui si prevede di riqualificare la struttura attuale del sottopasso, che sarà riservata solo all’uso pedonale, e di affiancare un manufatto in calcestruzzo da destinare invece interamente a una nuova pista ciclabile. Un modo per ampliare le dimensioni del collegamento tra via Nino Dall’Oro e viale Pavia fino ai 7 metri e anche di dividere i flussi di traffico ciclabile e pedonale, risolvendo così il problema della commistione e della non semplice convivenza, ma anche quello dello stato di conservazione della struttura, oggi vittima dell’usura del tempo.

A dare un aggiornamento sull’opera, da anni giudicata centrale nello sviluppo delle infrastrutture della mobilità, il sindaco di Lodi Andrea Furegato, nel primo consiglio comunale, nell’ambito di un ampio ragionamento sulle eredità da gestire della passata amministrazione. Sulle partite oggi aperte il sindaco ha chiarito, in modo netto, «cambieremo ciò non riteniamo giusto, ma costruiremo dove si potrà costruire, cosa che la precedente amministrazione non ha fatto, per esempio sul sottopasso di via Nino Dall’Oro, togliendo la fonte di finanziamento che c’era e destinando la voce di bilancio alla piscina Ferrabini, ritardandone la realizzazione e dovendo poi aspettare l’erogazione dei fondi regionali». Mosse che hanno portato allo status quo, cioè che «a sei anni da quando il progetto è stato interamente finanziamento, nel 2016, oggi dobbiamo ancora bandire la gara». Individuate le dieci ditte tramite la manifestazione di interesse, «ora si procederà all’invito delle stesse alla procedura di gara» ha chiuso il sindaco Furegato. I contatti avviati dalla precedente amministrazione con Rfi avevano indicato come finestra utile per portare avanti i lavori - da confermare - il periodo autunnale. I tempi sono stringenti e sono dettati dal ricorso alla fonte di finanziamento del Patto per Lombardia. I lavori, come era stato messo nero su bianco nell’avviso per la manifestazione di interesse, devono essere affidati entro il 31 luglio 2022.

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