Lodi, il sindaco chiede un teleriscaldamento “carbon free”

Assemblea infuocata dopo l’installazione delle nuove caldaie all’ex macello

Fa ancora discutere la «caldaia Casanova», che qualcuno ha ribattezzato così in occasione dell’incontro promosso in questi giorni in Sala Granata da un comitato di cittadini e da Legambiente sull’impianto di “rilancio” del teleriscaldamento della città di Lodi realizzato nel parcheggio dell’ex macello di via Defendente. L’amministrazione comunale, ha spiegato il sindaco Andrea Furegato, «ha chiesto a Linea Green uno studio di decarbonizzazione della rete». Al confronto ha partecipato anche l’assessore comunale all’Ambiente Stefano Caserini con il sindaco di Lodi Andrea Furegato. Assente invece Enrico Ferrari, direttore generale di Linea Green, che ha declinato l’invito di Legambiente a partecipare alla riunione. Andrea Poggio di Legambiente ha espresso perplessità circa «la salubrità dell’aria nelle zone circostanti la centrale, nata sotto l’amministrazione della Lega» e il rispetto delle norme «che limitano le emissioni di inquinanti climalteranti». Grazie a uno studio tecnico economico, inoltre, il Comune di Lodi vuole evidenziare come oggi, attraverso l’installazione di pompe di calore con pannelli fotovoltaici, si riesca a ottenere una efficienza maggiore di quella di un simile impianto.

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