LODI - I ricordi dell’allora consigliere Colizzi: «La città si unì per rispondere al dramma»

Nel peggiore disastro naturale del territorio degli ultimi decenni, la reazione fu importante

Tra le persone che hanno vissuto in prima linea quei drammatici giorni del novembre 2002 c’è sicuramente anche Giampaolo Colizzi, che ha fatto la storia della politica lodigiana e che all’epoca era consigliere comunale nella giunta guidata da Aurelio Ferrari.

«È stato un momento drammatico, molto poco prevedibile - racconta ora Colizzi -. Allora ci fu anche una polemica nei confronti del sindaco Ferrari, ma credo che fossero critiche ingenerose nei confronti di un amministratore che fece tutto il possibile e il necessario. Purtroppo, si trattò di una piena che, secondo gli esperti, capita una volta ogni due secoli, e davvero non si poteva prevenire in nessun modo. Stiamo parlando di poche ore, al massimo si poteva spostare qualche macchina in più, ma le case non si potevano salvare. Allora si discuteva molto del problema della ghiaia del fiume, era una polemica di anni, e intanto il fondo dell’Adda saliva».

«Ci fu grande lavoro da parte di tutti, dai vigili del fuoco alla protezione civile»

Ma al di là delle polemiche e della prevenzione, Colizzi si sofferma sulla reazione di una città che si mosse unita e compatta per affrontare il problema: «Ci fu grande lavoro da parte di tutti, dai vigili del fuoco alla protezione civile: abbiamo portato via le persone, abbiamo allestito in poco tempo uno spazio dove ospitare gli sfollati: la palestra dello Spezzaferri, che accoglieva circa cento persone. Io mi occupavo di coordinare questa attività di accoglienza, ad esempio comprando generi alimentari per la cucina da campo della Croce Rossa».

Colizzi ricorda questa esperienza e la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per rendere meno amari i giorni dei lodigiani strappati dalle proprie case a causa della piena: «Avevamo allestito anche alcuni eventi, il cinema, e devo dire che si era creato un bel clima. Ricordo anche il supporto che ho avuto da Andrea Ferrari e dal consigliere Giuseppe Bruschi».

«Lodi si è subito ripresa»

Dopo il disastro tremendo, una reazione forte: «Lodi si è subito ripresa : le amministrazioni successive hanno investito tanto per migliorare le difese spondali e, nell’arco di dieci anni, Lodi era al sicuro». 

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