LODI Gli amministratori pubblici del territorio lanciano l’allarme per il disagio giovanile - IL VIDEO

In cattedrale i Colloqui di San Bassiano, a un mese dalla festa del patrono

Il disagio giovanile, l’inverno demografico e il ruolo decisivo della donna nella società («per una maternità di cui tutti abbiamo bisogno»), l’inclusione: ecco i primi argomenti lanciati dal vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti in apertura dei Colloqui di San Bassiano, ieri dalle 18 nella cattedrale di Lodi. Ad un mese dalla festa del patrono, ad operatori sociali, autorità e sindaci del territorio il vescovo ha ricordato: «Siamo nell’aula sinodale a due anni dalla vicenda pandemica. È un segno dei tempi, come l’intento del Sinodo dal titolo “Terra, persone, cose: il Vangelo per tutti”. L’insieme moltiplica le risorse, aiutando a dare un senso a ciò che avviene. Siamo nel post trauma, noi lodigiani per primi tra i primi in Europa». Dall’esperienza sinodale - di cui il nostro Federico Gaudenzi ha dato una sintesi nel video proiettato - ha preso il via l’introduzione di Riccardo Rota che ha toccato temi come appartenenza e connessione.

Ed è sul disagio giovanile che il prefetto di Lodi Giuseppe Montella ha affermato: «Un fenomeno che richiede interventi non più procrastinabili. È necessario agire a livello preventivo. In questo delicato compito siamo tutti coinvolti. Istituzioni, scuola, famiglie. La ricostruzione sociale è l’obiettivo più impellente». Rapine, aggressioni commesse da minori spesso a danno di minori: le concause del disagio? Non solo la pandemia. Ha detto il questore di Lodi Nicolino Pepe: «Certamente l’effetto pandemia ha creato sentimenti come ribellione, rabbia, disobbedienza, ma osservando come vivevano anche prima, sono portato a fare alcune riflessioni: questo momento è caratterizzato da consumismo, utilitarismo, la tecnica diventa non uno strumento ma il soggetto». Ecco allora la scuola e i percorsi di educazione della legalità con la Polizia di Stato a trattare le insidie della rete, il cyberbullismo, lo stalker sentimentale. Dopo il presidente della Provincia Francesco Passerini, il mondo dei giovani è stato ripreso anche dal sindaco di Lodi, Sara Casanova. Trent’anni di tangentopoli, la comprensione al posto del rancore, progettare le comunità, sono temi citati da Fabrizio Santantonio. Altri interventi hanno toccato la crisi, ancora i giovani e le donne, l’essere esempi positivi per i concittadini. Vittorio Boselli ha portato la voce delle imprese lodigiane: «Veniamo da due anni in cui sindaci e amministrazioni hanno mostrato, tutti, senso di coesione e prossimità concreta. Diamo continuità perché tra i nuovi poveri ci sono tanti lavoratori che spesso si muovono in un mondo slealmente competitivo». Infine l’auspicio per i giovani: «Una forma strutturata di borse di studio per non disperdere talenti che possono diventare qualità e ricchezza della nostra comunità».

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