LODI Focolaio in medicina, chiusa alle visite dei parenti un’ala del reparto

Una decina di persone risultate positive, scatta il protocollo di sicurezza, i medici: «I più fragili si vaccinino»

Focolaio Covid in medicina, a Lodi, chiusa alle visite un’ala del reparto. Circa 10 persone sono risultate positive al tampone, così è stata isolata un’ala riservata ai pazienti con il Coronavirus. Un cartello è stato affisso fuori dall’unità operativa per avvisare che il reparto è stato chiuso per Covid. Momentaneamente, sono state sospese le visite dei parenti dei pazienti ricoverati. Fortunatamente, i malati, nella maggior parte dei casi, non hanno la polmonite.

Complessivamente, in tutta l’Asst, i pazienti con il Covid sono circa 87. I pazienti sono ricoverati oltre che a Lodi, a Sant’Angelo e Codogno. Cinque sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con forme di varia gravità. L’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine si sta rivelando una scelta sbagliata, considerato l’alto numero di contagi e le conseguenze anche non irrilevanti della malattia.

«Attualmente - commenta il medico Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi, ospedale del gruppo San Donato - siamo in una fase di transizione. È un momento di responsabilità per tutti, per i fragili che devono vaccinarsi e per chi durante le feste deve fare un po’ di attenzione e quando si avvicina al nonno fragile deve indossare la mascherina; siamo di fronte a un’onda di risalita mescolata a un’onda importante di influenza. Ci sono persone ammalate che soffrono, ma complessivamente la situazione sta tenendo»

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