LODI Ecocardiogramma, oltre 350 giorni per una visita nel 2021

Il problema delle liste d’attesa resta uno dei talloni d’achille della sanità pubblica lodigiana e i pazienti vanno fuori provincia o nei centri privati

Ecocardiogramma, oltre 350 giorni per una visita nel 2021. Un dato, questo, che riguarda sia le prime che le seconde visite. Nel 2018, i giorni di attesa erano circa 150. L’Asst della provincia di Lodi ha affidato di recente la cardiologia al nuovo primario Pietro Mazzarotto, il quale sta mettendo in campo nuovi progetti per il potenziamento dell’attività, sia a Lodi che a Codogno. «Le liste d’attesa - commenta un paziente da Sant’Angelo, che ha contattato il Cittadino - ci preoccupano. Sono moltissime le persone che avendo un elettrocardiogramma da eseguire nell’arco delle 72 ore, non trovano un posto e quindi vengono inviati dal call center di Regione a Crema o Pavia. Le persone non sanno che se non c’è un posto entro quelle ore in nessun ospedale pubblico della Regione possono andare nel privato e poi farsi rimborsare la visita». Gli ecocardiogranni sono esami raffinati per lo screening delle malattie cardiovascolari. La pandemia ha limitato l’attività, perché la normativa anti Covid riduce il numero delle prestazioni. Sono tantissimi i lodigiani che si rivolgono nei centri privati della città. L’Asst di Lodi dispone di 3 cardiac sonographer, professionisti sanitari che dopo aver frequentato un master universitario, sono in grado di effettuare gli esami. Con il lavoro dei sonographer le liste d’attesa potrebbero essere azzerate. Mentre i medici, infatti, hanno tante attività da svolgere, i sonographer potrebbero fare più esami e spostarsi tra un presidio e l’altro. A Brescia fanno gli esami al mattino e al pomeriggio refertano; grazie ai sonographer, a Brescia, non c’è lista d’attesa. «La questione dei sonographer - spiega il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia - è legata ai diversi cambi della cardiologia. I professionisti sono stati impegnati per gestire i casi Covid. Insieme al dottor Mazzarotto stiamo lavorando per riportare alla loro attività 2 cardiologi impegnati in area Covid, a Codogno. Con il loro ritorno in cardiologia le liste d’attesa si ridurrebbero in modo drastico. Stiamo, probabilmente, per svuotare la riabilitazione cardiologica di Codogno. L’area sarà recuperata alle sue funzioni e spero che non dovrà più essere riconvertita».

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